Alessandra Tonelli, centravanti e leader del Trento Femminile, si è raccontata sulle pagine de “Il T Quotidiano”, parlando del livello del campionato di Serie B ma anche delle difficoltà che la formazione trentina sta riscontrando in quest’ultimo periodo. Queste le sue dichiarazioni: “Questo è un momento storico della società, quindi è tutto molto entusiasmante. Il momento in campionato, invece, è piuttosto spinoso. E’ facile farsi male, ma allo stesso tempo può regalare soddisfazioni se ci si mette la massima attenzione. Il livello è molto alto, ci sono giocatrici molto forti, ma noi giocheremo le nostre carte consce dei punti di forza su cui possiamo fare leva e di cosa possiamo migliorare. Già da inizio anno siamo cresciute molto, sia in termini di velocità di movimento della palla che di recupero della stessa. C’è maggiore umiltà e c’è tanta voglia di sacrificio.”
“Abbiamo nuove giocatrici rispetto a un anno fa che ci hanno aiutato, ma le squadre che sono in Serie B hanno un’esperienza maggiore. Ci siamo rese conto velocemente delle difficoltà a cui andavamo incontro e abbiamo anche fatto buone prestazioni, però la differenza si sente.”
“Tra un campionato e l’altro, come detto, le differenze sono grandi. Però è ovvio che quando vinci c’è sempre entusiasmo e questo ti porta a lavorare anche con più leggerezza. Se i risultati invece sono altalenanti le dinamiche di conseguenza cambiano. A livello mentale, però, abbiamo subito capito cosa ci serviva e quindi ora dobbiamo solo essere forti, resistenti e metterci qualcosa in più rispetto a quanto fatto fino ad ora.”
“Oltre all’esperienza di molte squadre, sicuramente i due aspetti più rilevanti di difficoltà sono il ritmo più alto e il livello tecnico che si è alzato negli ultimi anni. Io ho giocato anche in Serie A e ammetto che alcune delle squadre che abbiamo oggi nel girone potrebbero tranquillamente giocare nel massimo campionato di 5-6 anni fa. Tatticamente invece siamo organizzate noi come lo sono le altre, ma evidentemente si trovano meglio di noi per diverse ragioni. Alcune squadre si allenano più volte di quanto facciamo noi e soprattutto in orari diversi rispetto a quelli serali. Io comunque sono orgogliosa delle ragazze, rimango sempre positivamente stupita.”
“Cosa serve per salvarsi? Mentalmente dobbiamo riuscire a restare in partita il più a lungo possibile. Abbiamo visto che se teniamo bene il primo tempo e se lo chiudiamo in vantaggio o in pareggio, riusciamo a portare via qualcosa. In un certo momento stavamo anche per fare punto contro la Lazio capolista, quindi so che si può fare. Per questo dico che la concentrazione è l’aspetto più importante, perché se l’anno scorso potevamo permetterci anche qualche errore, quest’anno lo paghi a caro prezzo”.
TCF