E’ una dei pilastri del Villorba Femminile neo promosso in Serie C. Tatiana Manente è il portiere, il capitano e naturalmente una delle leader del gruppo trevigiano.
“Ho iniziato a giocare a pallone seguendo mio fratello Luca. Grazie a lui ho potuto obbligare i miei genitori a iscrivermi a una scuola calcio. Mio fratello faceva il portiere, io ho cominciato da centravanti”.
Segnando tanti gol?
“Beh, non ero male. Ero un tipo alla Montella. Con il numero 9 sulla schiena. Poi, mi sono innamorata del ruolo del portiere. Il portiere si prende tante responsabilità e le responsabilità non mi hanno mai spaventato”.
I tuoi modelli calcistici?
“Sono milanista vera ma come potrei non dire Buffon. Un grande portiere e anche una bellissima persona”.
Hai conosciuto anche la Serie A con il Venezia.
“E ho fatto parte delle rappresentative Under 14 e Under 17. Ma, a un certo punto, c’era troppa pressione. Non mi divertivo più e ho scelto di rinunciare a un certo livello calcistico per potermi dedicare allo studio. Una decisione che ha amareggiato il mio allenatore e anche la mia famiglia. Ma io rendo al meglio se intorno a me c’é il clima giusto. Se avverto fiducia e stima”.
Ora lavori in un’azienda edile.
“Faccio la contabile e tante altre cose. In un’azienda che è una famiglia proprio come il Villorba”.
TCF (1 – segue)