La scelta di Joe Montemurro è stata figlia di una lunga riflessione. Il direttore generale Braghin, pur avendo una stima infinita di Rita Guarino, la coach di tanti scudetti, aveva bisogno di un allenatore che portasse la Juve in una nuova dimensione. Con vista Champions. Alla luce dei risultati si può dire: missione compiuta. TCF analizza le quattro vittorie di Joe.
CONVINCERE LA JUVE CHE POTEVA GIOCARSELA A PATTO DI SAPER SOFFRIRE
Il primo successo di Montemurro è stato convincere le stelle della Juve che la Champions era una montagna altissima ma non impossibile da scalare. Che esistevano in Europa avversarie più forti (e soprattutto con maggior esperienza a livello internazionale) ma non avversarie invincibili. La condizione per mettersi in gioco era però dimenticare scudetti e Serie A. Che per poter duellare in Europa la Juve avrebbe dovuto abituarsi a soffrire per novanta minuti. Cosa che in campionato le succede di rado. La squadra ha accettato la sfida. E con sofferenza e coraggio è riuscita a fermare il Chelsea e a vincere in casa del Wolfsburg. Per non parlare della gara d’andata con il Lione. Gare dove la Juve è sempre partita da battuta.
TCF (1 – segue)
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