Sono di due generazioni diverse. Emilie Haavi è del 1992, Matilde Pavan è del 2004. Dodici anni di differenza ma lo stesso stile di gioco. Parliamo di due calciatrici che sommano tre qualità e cioè potenza, dribbling e fiuto per il gol. Il prototipo del calciatore internazionale che deve avere talento e muscoli.
Haavi è una dei simboli della scatenata Roma Femminile. E’ arrivata nella Capitale nel pieno della maturità dopo aver vinto nove campionati norvegese, nove Coppe di Norvegia e con la maglia giallorossa una Supercoppa Italiana. In campo sposta gli equilibri. Quindi per mister Spugna è una delle poche intoccabili.
Matilde Pavan è entrata per la prima volta quest’estate nel calcio delle grandi. L’ha voluta a Como mister de la Fuente che l’aveva conosciuta e fatta crescere nelle giovanili dell’Inter. Il gioiellino di casa nerazzurra è entrata alla grande in Serie A. Mettendo in mostra tutto il suo talento e tutte le sue potenzialità. Alla faccia dell’età è diventata uno dei punti di riferimento della squadra lombarda. Naturalmente fa parte delle Nazionali giovanili ed è anche nel mirino della cittì Bertolini.
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