Sassuolo-Fiorentina propone un’intrigante sfida tra due generazioni di bomber. Da una parte la scozzese Lana Clelland, trent’anni, classe pura penalizzata, nelle ultime stagioni, da alcuni problemi fisici. Per lei sabato sarà una gara speciale. Quella in Viola è stata un’esperienza dai due volti. Brillante la prima stagione con 18 reti realizzate e la conquista della Supercoppa Italiana. Quasi mai protagonista e spesso infortunata nelle due annate successive. E poi un divorzio non tutto rose e fiori. Clelland ha tenuto in piedi l’attacco del Sassuolo in questa prima parte della stagione. Tre reti e tanta presenza su tutto il fronte offensivo. La scozzese è una figura fondamentale anche dal punto di vista caratteriale per mister Piovani. E’ una specie di coach in campo.
Dall’altra parte c’è Miriam Longo. Arrivata in estate a Firenze dopo un percorso promettente nel Milan. In partenza sembrava chiusa dalla classe eterna di Sabatino e dal talento della ungherese Kajan. Longo è partita in panchina ma non ha impiegato molto tempo a convincere coach Panico (che di bomber se ne intende) a concederle fiducia. Nelle ultime partite Longo è stata promossa a titolare. Rispetto a Clelland ha sette anni di meno (è del Duemila) e ha ovviamente molto meno esperienza. Eppure le sue statistiche relative alla prima parte del campionato sono più o meno simili alla rivale scozzese: ha un gol in meno (è per il momento a quota due) ma ha servito la bellezza di tre assist.
TCF (1 – segue)