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Roberta Ruscitto : “Ci tenevo a dimostrare a me stessa ed agli altri di essere utile per la squadra”

Primo anno a Molfetta

Mariano Ventrella di Mariano Ventrella   
Roberta Ruscitto : “Ci tenevo a dimostrare a me stessa ed agli altri di essere utile per la squadra”

A tu per tu con Roberta Ruscitto, classe 2001, terzino dotata di una buona tecnica individuale oltre che di velocità e visione di gioco al suo primo anno nella Molfetta calcio femminile, squadra pugliese militante nel campionato di Eccellenza.

Ciao Roberta, per iniziare una breve descrizione della tua carriera

“Ho iniziato il mio percorso nel femminile nella Pink Bari vivendo gli anni più belli nel settore giovanile, seppur condizionata da un infortunio; a seguire ho maturato esperienza nel Fesca Bari in C prima del trasferimento al Molfetta”.

Quali i motivi del tuo passaggio a Molfetta ?

“Sentivo l’esigenza di cambiare aria ed ambiente, convinta anche dalla possibilità di poter rigiocare insieme ad alcune vecchie compagne di squadra”.

Un giudizio sul torneo

“Siamo partite con l’obiettivo di fare bene, siamo una squadra giovane che ha bisogno di fare esperienza; siamo soddisfatte dell’andamento del torneo consapevoli che se siamo concentrate possiamo rendere al massimo come nella trasferta a Bitetto con la Pink e andare in difficoltà se abbassiamo la guardia o siamo a corto di organico come capitato a Foggia”.

La tua rete con la Pink Altamura

“Il goal è stato cercato e fortemente voluto dopo un periodo problematico a livello personale che aveva condizionato il mio umore; mi sono rimboccata le maniche, rimettendomi in sesto, dimostrando in primis a me stessa ma anche agli altri di poter essere utile alla squadra”.

La tua vita extrasportiva

“Lavoro come preparatrice atletica nel Levante Azzurro, allenando i primi calci, gli under 12 ed i pulcini; inoltre studio la magistrale di Scienze motorie in Molise”.

I tuoi hobby

“Adoro praticare nella bella stagione il Sup, sport acquatico che consiste nello stare in piedi su una tavola in mare, un mix tra surf e canoa.

Galleggiare sulla tavola mi aiuta a liberare la mente, allontanando i cattivi pensieri, rinvigorendo inoltre il fisico grazie alla forza propulsiva delle braccia e delle gambe”.

Credit Davide Pischettola – Crea di Marco Racanelli

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