Francesca Tota : ”La mia storia simile ad un’ape che sfida le leggi della fisica”
Promozione in serie B con la Nuova Futsal Pisticci

Vetrina della giornata dedicata alla veterana Francesca Tota, autentica guerriera dentro e fuori dal campo di gioco, fulgido esempio di grinta e carattere per le nuove generazioni, pedina cardine della Nuova Futsal Pisticci, società lucana di futsal. vincitrice del campionato di serie C.
Ciao Francesca, quali i motivi del tuo passaggio al calcio a cinque?
“E’ stato un ritorno al mio passato, nasco come calcettista di calcio a cinque in un’epoca in cui non c’erano molte opportunità per giocare e ti dovevi in un certo qual modo accontentare”.

L’arrivo a Pisticci
“Mi sono sempre sentita la naturale spalla di Rossella Castellano, una grande atleta del settore, la sua presenza mi ha convinto al trasferimento in una società nuova ed ambiziosa”.

Un giudizio sulla squadra
“Siamo un gruppo solido e di valore, un mix tra gioventù ed esperienza dove io ed altre due compagne siamo le veterane, accomunate anche da tanti anni passati insieme”.

Il salto di categoria
“E’ stata una cavalcata fantastica ed un’esperienza unica, una ennesima rivincita personale unita ad una voglia di riscatto dopo aver lottato e combattuto con la malattia ed essermi risvegliata dal coma”.

La tua terapia contro il dolore e la sofferenza
“Lo sport resta la migliore medicina in assoluto, mi sto per laureare in scienze motorie e discuterò una tesi in materia incentrata sullo stato psicologico dell’abilità motoria ed i suoi benefici annessi.
Disputare la gara mi richiede un grande sforzo e sacrificio ed un notevole dispendio di energie psico fisiche per recuperare la tenuta atletica, supportata anche da iniezioni ed integratori; impormi di giocare la Domenica e di provare a vincere la gara mi aiuta a rialzarmi dal letto e mi fa sentire pronta e viva per l’evento”.

Il simbolo della tua battaglia
“Mi sono fatta tatuare un’ape sul polso, una figura che rappresenta la metafora della mia vita. L’ape, infatti, per sua natura, non è fatta per volare per via dello squilibrio tra superficie alare e peso corporeo ma sbattendo forte le ali riesce a sollevarsi ugualmente in alto, sfidando le leggi della fisica per raccogliere il polline”.

Il rammarico della tua carriera
“L’aver scoperto a 26 anni di essere affetta da un tumore proprio nel periodo migliore del mio percorso, allorquando ero stata definita una delle migliori atlete della Basilicata, pronta a firmare l’approdo in serie A con la neopromossa Stigliano, un sogno infranto sul nascere, nel momento più bello”.

A chi ti senti di dire grazie
“Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me ed hanno avuto la capacità di aspettarmi, in particolare Nicoletta Laviola alla quale dal letto dell’Ospedale avevo promesso di ritornare e di provare a vincere”.

Prospettive per il futuro
“Vorrei continuare a giocare fino ai 40 anni ed in ogni caso essere da esempio per le più giovani, portando la mia testimonianza, anche attraverso la pubblicazione di un libero, come monito a reagire e a non mollare mai nello sport così come nella vita, spronandoli a rialzarsi dalle inevitabili difficoltà incontrate nel percorso”.
Foto credit Nuova futsal Pisticci