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Elisabetta Milone: “Sogno ancora di realizzarmi in carriera, giocando nel mio territorio”

Terzo posto in classifica alle spalle di Spezia e Pro Sesto

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Elisabetta Milone: “Sogno ancora di realizzarmi in carriera, giocando nel mio territorio”

Analisi della stagione in casa Moncalieri, squadra piemontese militante nel girone A di serie C, affidata al veterano ed esperto portiere Elisabetta Milone, classe 1995.

Ciao Elisabetta, con quali prospettive affrontate il girone di ritorno?

“Stiamo disputando un buon campionato, siamo terze in classifiche a tre punti dal vertice pur con una gara in più disputata; ci crediamo alla promozione anche se sappiamo che non sarà facile, dovendo affrontare squadre molto forti e maggiormente attrezzate dopo il mercato di riparazione; proveremo comunque a fare del nostro meglio, puntando come sempre a crescere e migliorare, dando il massimo delle energie disponibili”.

Il segreto del gruppo

“Stiamo facendo grandi cose insieme perché siamo un vero gruppo oltre ad essere una autentica squadra; ognuno sta facendola la propria parte con le ragazze sempre pronte a sopperire ed intervenire per dare sostegno ai reparti in difficoltà”.

La tua particolare annata

“Sono molto autocritica ed esigente, sono consapevole che posso e devo dare di più, puntando a garantire l’inviolabilità della porta nel maggior numero di gare possibili, emulando quando già accaduto nella passata stagione laddove sono rimasta imbattuta per circa 900 minuti di gioco”.

La tua carriera

“Ho iniziato il percorso con i maschietti dell’Usd G.a.r. Rebaudengo per poi approdare nel Torino femminile, a seguire la femminile Juventus, la Novese con cui ho conquistato la promozione in B per poi ritrovarmi a Pinerolo ed infine Moncalieri”.

Hai qualche rammarico?

“Sono ancora giovane con ancora tanti possibili anni davanti ma resta il rammarico per non aver scelto di intraprendere esperienze fuori regione nella prima fase del percorso; ho sempre considerato il calcio come una passione subendo limitazioni negli spostamenti a causa del lavoro anche se poi resta ancora in piedi il sogno di realizzare i miei obiettivi giocando nel mio territorio; auguro di sicuro alle nuove generazioni di poter vivere un’esperienza entusiasmante, possibilmente trovando nel calcio stesso la loro autentica professione”.

Foto credit Lavinia Quagliotti

 

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