Il Sassuolo Femminile ha recentemente fatto un viaggio alla scoperta dello staff tecnico del proprio Settore Giovanile, dando voce ai vari allenatori che hanno raccontato la crescita delle giovani neroverdi, condividendo inoltre i valori che ognuna deve ricercare dentro e fuori dal campo. Queste le parole di Marco Tagliazucchi, tecnico della formazione U17: “Mi sto trovando bene con le ragazze, sono una realtà molto interessante e in crescita, soprattutto qui a Sassuolo dove c’è sempre un occhio di riguardo per la crescita delle ragazze. Noi ci teniamo molto allo studio e di come loro si comportino fuori dal campo di calcio, anche perché le due cose vanno di pari passo. Una ragazza che va bene a scuola, va bene anche a calcio. Il calcio è uno sport che richiede disciplina, mentalità e applicazione, come la scuola. Si chiama scuola-calcio perché anche questa è una scuola di crescita, in cui bisogna applicarsi. Le verifiche sono le partite e quello che portiamo in campo la domenica. Loro sono veramente delle spugne, apprendono tantissimo quello che spieghi, lo fanno al massimo ed è la cosa più bella del calcio femminile. Il bello dell’applicazione, dell’impegno che ci mettono e di quello che ti danno anche a livello umano. Hanno una sensibilità maggiore rispetto agli uomini e questo si vede anche negli allenamenti. Se il mister arriva con qualcosa che non va, sono loro le prime che a fine allenamento chiedono se va tutto bene, sono le prime che sentono certe cose ed è molto appagante per l’allenatore”.
Queste invece le considerazioni di Alessia Marchetti, allenatrice delle Giovanissime: “Le più grandi dell’U15 affrontano il primo anno di scuola superiore e quindi già i tre allenamenti più la partita del weekend le obbliga a organizzarsi, sia a livello scolastico che con lo sport, perché vedo che durante gli allenamenti ci sono tutte, quando mancano è perché hanno motivi seri. Credo che questo se lo porteranno anche nella vita quotidiana quando saranno più grandi. Riuscire a organizzarsi e a scegliere a volte tra amici o attività, mettendo davanti la scuola e il calcio l’aiuterà nella vita a responsabilizzarsi. Io in primis sono molto felice di poter mettere in campo quello che ho imparato nei corsi. Avere il sostegno di una società che ci permette di allenarle al meglio è ottimo. Siamo sempre in numero adeguato come mister, il numero delle ragazze è importante e quindi ci dà spazio per provare tante cose nuove. Anche per le ragazze sapere di avere alle spalle una società del genere è una sicurezza, quindi si fidano della società e danno il meglio”.
TCF