Sassuolo, Sabatino: “Ci aspettano otto finali per la salvezza, con Piovani un rapporto speciale, sempre a disposizione della Nazionale”

Sabatino Sassuolo

Tornata al Sassuolo Femminile per aiutare la squadra a conquistare la salvezza, Daniela Sabatino si è già dimostrata molto importante realizzando tre reti nelle ultime sfide della stagione regolare. La bomber ex Milan e Fiorentina ha parlato sulle colonne de Il Resto del Carlino, soffermandosi sull’obiettivo delle neroverdi e sul suo desiderio ancora vivo di Nazionale. Queste le sue dichiarazioni: “Fu una sfida passare, nel 2019, dal Milan al Sassuolo. È stata una sfida tornare, per dare una mano ad una società cui sono rimasta legata e ad un allenatore come Piovani con cui ho un rapporto speciale, e per aiutare questa squadra nuova e molto giovane a conquistare la salvezza”.

“Il professionismo? Siccome mi ricordo bene quanto furono difficili gli inizi, adesso sono contentissima che ci sia stato riconosciuto il professionismo. Penso che sia un traguardo meritato, e conto di poter giocare ancora qualche anno per godermelo appieno. Il mio è stato il secondo contratto depositato in Lega, una soddisfazione in più, significa che qualcosa ho fatto”.

“Ora col Sassuolo vediamo come va, ci aspettano otto finali e le giocheremo di conseguenza. Quando lotti per lo Scudetto ogni passo falso è decisivo, come quando lotti per salvarsi. Sono due traguardi equivalenti, dal mio punto di vista, nel senso che per raggiungere sia l’uno che l’altro bisogna dare il massimo, anche dal punto di vista mentale. Per me, dal punto di vista personale, non cambia niente. Io so che devo andare in campo, fare bene e fare gol. Valeva quando ho cominciato, vale tuttora, anche se sono passati diversi anni.”

“Mia madre dice che sono nata con un pallone tra i piedi, ed in effetti non ho mai voluto fare altro. Sono stata brava a crederci e fortunata ad avere sempre l’appoggio dei miei genitori, che hanno fatto di tutto per assecondare questa mia passione. Pensare di poter rappresentare qualcosa di importante per chi fa calcio femminile mi piace, ma io mi sento ancora una giocatrice, più che un simbolo.”

“La Nazionale? Penso a fare bene qui a Sassuolo, ma all’azzurro non smetto di pensare. Diciamo che sono a disposizione. Spero di poter giocare ancora qualche anno. Fuori da quel rettangolo verde non riesco ancora ad immaginarmi.”

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