Centrocampista offensiva da quest’anno in forza al Sassuolo Femminile, Eleonora Goldoni ha parlato ai microfoni di Calcio Femminile Italiano analizzando le qualità del nuova formazione neroverde, partita con una sconfitta 2-1 in Serie A contro la Sampdoria, e soffermandosi poi sui suoi personali obiettivi. Queste le sue dichiarazioni:
“Sono una ragazza molto ambiziosa e determinata, che ha avuto tante difficoltà dovuta agli infortuni, ma non ha mai mollato. Sono una calciatrice dinamica, mi piace muovermi tanto e agire in diverse azioni, come deve fare una centrocampista offensiva. Ci tengo a guardarmi intorno, accertarmi che le mie compagne stiano bene e aiutarle nei momenti difficili, perché il calcio è uno sport di squadra, e dove manca la tecnica, c’è la forza del gruppo.”
“Per me è un grandissimo onore indossare questa maglia. Gioco in una società importante, che ha un progetto ben chiaro, che lavora in maniera ottimale. Ma allo stesso tempo è anche motivo di responsabilità. Ci tengo a fare bene in questa squadra. Siamo una squadra totalmente rinnovata, però stiamo lavorando bene, la qualità è alta. Siamo un gruppo competitivo: penso possiamo fare un grande campionato.”
“Sto combattendo, dalla fine del campionato scorso, un’infiammazione tendinea piuttosto rognosa da risolvere, però stiamo lavorando veramente tanto, facendo un paio di sedute al giorno di fisioterapia, e la mia voglia di tornare in campo aumenta giorno dopo giorno, anche perché essere in una squadra nuova e non potersi allenare con le tue compagne non è difficile. Voglio lavorare bene con il Sassuolo per raggiungere di nuovo la chiamata in Nazionale. Il sogno è partecipare ai Mondiali e punterò per raggiungere l’obiettivo.”
“La nostra squadra ha un’identità ben chiara, dovremo essere brave, coraggiose e farci rispettare, cercando di sfruttare le nostre caratteristiche. Chi vincerà lo Scudetto? Le squadre sono tante, come la Juve che ha dominato il campionato, Milan, Roma e Inter si sono rinforzate tanto.”
“Il professionismo? È un passo che abbiamo sognato e atteso per tanto tempo, Non sembra vero non averlo compiuto. Però è solo l’inizio di un lungo cammino. Ora il professionismo deve essere sostenuto, perché devono crescere le squadre, le strutture, il supporto economico e gli sponsor.”
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