Tra le figure del mondo del calcio femminile più toccate dalla scomparsa della Sampdoria c’è ovviamente mister Antonio Cincotta. Quando due anni fa iniziò il percorso delle blucerchiate con l’ex Presidente Ferrero, fu proprio lui a guidare la squadra, creata da zero in estate. Il primo anno centrò un ottimo sesto posto, nel secondo fu esonerato al termine della stagione regolare, dopo un percorso molto difficoltoso sintomo di una certa instabilità interna. Il coach ha affidato al proprio profilo Instagram un commento sulla vicenda:
“La storia femminile della Samp iniziò esattamente due anni fa tra tanti ostacoli. Era Luglio, non avevamo neanche una giocatrice e dovevamo giocare la Serie A. I primi mesi fantastici, e poi altra improvvisa difficoltà con l’arresto del Presidente. Le ragazze non si piegarono e la stagione finì con il più grosso risultato della carriera mia da Allenatore, sesti, con qualche Big alle nostre spalle. In questa stagione vissuta ancora con più patemi, sempre ad un centimetro dalla bancarotta, nonostante tutto le ragazze sono state ancora gloriose. Una storia di grande umiltà finita inaspettatamente così. La riflessione più profonda, oltre al sentimento di sconforto, è che il calcio femminile deve continuare a crescere affinché le squadre acquisiscano Sponsorhip e interessi diretti, evitando di essere accusate di sopravvivere solo grazie al “mecenatismo” del dipartimento maschile. Una sfida per un settore che deve continuare a crescere anche nella sostenibilità”.
TCF