Carina Wenninger, difensore della Roma Femminile a un passo dall’addio al calcio, ha concesso un’interessante intervista a ‘IlRomanista.eu’ in cui ha raccontato dettagliatamente la straordinaria stagione giallorossa. Partendo da un’analisi generale, l’austriaca si è poi dedicata alla Champions, vero banco di prova di quest’anno. Ecco le sue parole: “Ho provato fin dal primo giorno a dare alla Roma tutto quello che avevo, giocando con tutto il mio cuore e credo che i risultati e le mie prestazioni siano arrivati. Sono felice di aver aiutato. Penso che per iniziare sia importante conoscere la lingua e le parole chiave sul campo. Con Linari è stato abbastanza semplice perché parla un ottimo inglese e non è raro che durante la gara mi chiami i movimenti in due lingue e questo aiuta. Poi conta anche conoscere il ritmo delle tue compagne, con Bartoli capisco sempre quando dobbiamo spingere e io per esempio devo rimanere più bassa, Elena è bravissima tecnicamente e giocarci insieme è molto semplice anche da un punto di vista tattico”.
“Ho apprezzato davvero tanto lavorare con mister Spugna, mi piacciono i suoi principi di gioco e penso che difendevamo davvero con grande coraggio, cosa che ha avuto un grandissimo impatto su come giocavamo le nostre partite. Quello stile di gioco offensivo ci ha sempre permesso di non rimanere schiacciate. Tutte abbiamo lavorato molto bene per questo e poi, a essere onesta, serve anche un po’ di fortuna. Ci sono stati diversi momenti in questa stagione in cui siamo state molto fortunate, soprattutto a non subire troppi infortuni importanti. Poi chiaramente conta molto anche che le giocatrici riescano ad essere costanti a livelli alti in tutte le competizioni”.
“In Champions la gara con il Wolfsburg è stata una svolta. Eravamo un po’ sorprese di aver iniziato così bene, ma poi abbiamo anche dovuto imparare che a squadre come quelle bastava un momento, una distrazione per segnare. Alla fine abbiamo lottato molto bene e siamo rimaste certamente fiere e con la consapevolezza di poter fare prestazioni ottime contro le squadre più forti d’Europa, qualcosa di fondamentale anche per le prossime squadre che affronteremo in Champions”.
“Se ripenso all’Olimpico contro il Barça, la prima cosa che mi viene in mente è ‘meraviglioso’. C’è stato un momento, prima dell’inizio prima della partita, che è stato veramente da brividi, qualcosa che davvero ti ricordi per tutta la vita. Sono molto felice che ognuna della nostra squadra se la sia potuta godere e penso anche che abbiamo fatto veramente una grande partita. Arrivare al Camp Nou con il risultato aperto è stato il massimo che potessimo ottenere. Dobbiamo essere onesti e riconoscere il loro valore, noi abbiamo fatto davvero bene e ci può stare essere uscite ai quarti di finale”.
“Nel ritorno ho visto il coraggio nei nostri occhi, anche in quelle meno esperte. In quella gara abbiamo visto una grandissima prestazione delle blaugrana, abbiamo iniziato bene ma poi loro sono state perfette e si devono combinare troppi fattori perché contro di loro ci possa essere davvero una partita equilibrata. Abbiamo dato tutto, ma a un certo punto era chiaro che la nostra avventura sarebbe finita lì. Questo ci ha fatto capire che devi sempre lavorare duramente per essere al top, la prossima stagione sarà più difficile perché saremo noi quelle da battere”.