Nella seconda parte dell’intervista concessa da Carina Wenninger a ‘IlRomanista’, la centrale austriaca si concentra di nuovo sulla grande stagione vissuta dalle giallorosse. Il focus maggiore è sulla vittoria dello Scudetto, ma la giocatrice parla anche delle emozioni nell’ultima casalinga e delle sue intenzioni per il futuro che le si aprirà davanti da quest’estate. Vi lasciamo alle sue dichiarazioni: “Lo Scudetto era il nostro obiettivo. Ho scelto la Roma anche perché pensavo che avremmo potuto lottare per il titolo, non mi aspettavo che sarebbe andata così bene perché guardando il vantaggio in classifica che abbiamo accumulato è stata una stagione perfetta. Però sapevo che avremmo potuto battere la Juventus e le milanesi. Non abbiamo mai avuto un periodo in cui dubitavamo di potercela fare, anche perché siamo state praticamente sempre in testa”.
“La partita vinta contro la Juventus al Tre Fontane è stata la mia gara migliore, ma anche la più complicata. Poco dopo l’inizio è stato dato un rigore per un mio fallo un bel po’ dubbio, ma comunque siamo riuscite a vincerla. Per me non è stato semplice rimanere in partita e metabolizzare di aver commesso un errore, ovviamente da giocatrice la testa poi ti dice di rialzarti e chiudere al meglio la prestazione. Sì, è stata la gara più difficile, ma poi abbiamo vinto e io ho chiuso con una buona prova ed è stato anche un successo molto importante per andare a vincere il campionato”.
“Quest’anno è stato straordinario, e poi possiamo ancora vincere l’ultimo titolo a disposizione, la Coppa Italia. È un’annata che resterà nella storia, il club ha lavorato negli ultimi cinque anni e sono contenta di restituire qualcosa anche a chi lavora qui da anni portando dei titoli. Mi piace molto anche come il settore femminile sia incluso nel club e penso che la Roma abbia un grande futuro davanti”.
“Vincere è bellissimo e negli sport di squadra serve l’impegno di tante persone che rendano ad alto livello. Per me la differenza con la Germania è stata la cultura italiana, romanista. I tifosi sono molto legati emotivamente alla squadra e nello sport è davvero una bella cosa, essere fuori dal campo e sostenere la squadra…per noi è stato fantastico. Non ho mai provato una cosa simile in 15 anni al Bayern, i romanisti sono incredibili e non lo dico per dire, è qualcosa di davvero diverso ed entusiasmante”.
“Sabato scorso ero emozionata. Quei momenti resteranno con me. Negli ultimi giorni ho pensato spesso “spero di aver fatto la scelta giusta nel ritirarmi” e quando i tifosi cantano per te significa molto. Li voglio davvero ringraziare, loro ringraziano sempre me per quanto fatto quest’anno ma la realtà è che credo che molto di quello che abbiamo vinto è anche grazie alla spinta che ci davano loro, ovunque e con qualsiasi meteo. Sta a noi essere grate a loro”.
“Ora voglio aiutare la crescita del calcio femminile in Austria, migliorare le condizioni del campionato e le possibilità di crescita per le ragazze. Non sarà facile, non lo è mai stato, ma è davvero un qualcosa che spero di riuscire a fare, sono stata lontana da casa per metà della mia vita e tornarci mi rende felice, potrò vedere di più la mia famiglia e mia madre”.