Massimo Ricci, allenatore del Ravenna Women, è un tecnico in grado di trasmettere passione alle sue giocatrici, dando loro una grande vetrina per mostrarsi e crescere. In un’intervista a ‘Il Resto del Carlino’, il tecnico romagnolo si racconta, proponendo poi la filosofia della società giallorossa che guida con buoni risultati:

“Ho iniziato col calcio femminile dodici-tredici anni fa, quando mi chiamò Jacopo Leandri all’allora Castelvecchio, ora Cesena. Prima lì poi due campionati e mezzo a San Zaccaria. Sono stato poi delegato per l’attività di base per l’Emilia Romagna. Una volta scoperto il calcio femminile è davvero difficile tornare indietro: il primo obiettivo è stato sviluppare il settore giovanile ravennate e ora lavoro con la prima squadra”.

“La ricerca di nuove calciatrici è un lavoro continuo che non ci deve spaventare: il nostro è un budget emotivo. Le nostre scelte sono prima di tutto sulle giocatrici come persone che devono volere stare da noi per una loro crescita e con la giusta motivazione. Da noi tutte hanno la vera e concreta possibilità di giocare e farsi vedere: la nostra fortuna è avere anche un presidente che sa esattamente chi siamo e dove siamo. Abbiamo i piedi sempre ben saldi a terra, pur volendo crescere giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ma in questi anni si sono visti club che hanno speso centinaia di migliaia di euro guardando gli altri vincere”.

“La serie B è diventata sempre più competitiva, anche rispetto allo scorso anno. I valori tecnici crescono sempre anche per la crescita delle giocatrici uscite da vivai importanti. Lo dicevo proprio qualche sera fa alle mie giocatrici: questa serie B ci ha sorpreso per quanto si è alzata l’asticella. Il nostro obiettivo è salvarci e sono contento di quello che siamo facendo, di come cresciamo, e dobbiamo continuare a farlo. Il campionato, a parte la Lazio che vedo favorita, è davvero bello ed equilibratissimo”.

TCF