Veronica Benedetti, centravanti del Ravenna Women, si è raccontata sulle pagine di Calcio Femminile Italiano tornando sulla vittoria contro il Tavagnacco e parlando del prossimo impegno contro la Lazio Women, vero e proprio scontro diretto in ottica promozione. Queste le sue dichiarazioni:
“Essendo la mia ex squadra giocare col Tavagnacco è stato molto emozionante, così come lo è stato rincontrare il mio vecchio mister e le compagne, era come un derby per me. È stata una partita davvero tosta, abbiamo giocato bene sia noi che loro ed è stata ricca di occasioni dal primo all’ultimo minuto. Fortunatamente abbiamo vinto ed è stata una gioia doppia. L’assist per il goal di Cimatti? Per il valore che la partita aveva per me, è stato magico.”
“Queste ultime 4 giornate abbiamo tutti scontri diretti. La sfida con la Lazio la stiamo preparando come facciamo con tutte le altre, come ogni settimana. Lavoriamo duramente per prepararci al meglio. Sicuramente andremo là per vincere, pensiamo di poter fare una buona partita.”
“Ci sono state tante partite complicate. In un campionato così strano anche l’ultima in classifica poteva creare difficoltà. A partire dalla gara contro il Vicenza, contro il Tavagnacco, e anche la Lazio all’andata, nessuna è stata semplice.”
“Essendomi fermata per un anno e mezzo è ovvio che mi ha rallentato un po’, ma anche da un infortunio si può imparare tanto. Adesso che sono rientrata, spero sempre di fare meglio, per tornare presto alla condizione ottimale di prima. Ho subito due infortuni pesanti, uno all’anca e poi una fascite plantare. Quest’ultimo è stato un po’ più pesante perché non mi è stata diagnosticata subito e mentalmente è stata dura, ho fatto tantissimi controlli prima di scoprire cosa fosse. Essendo anche giovane poi c’è sempre stata la voglia di continuare a lavorare, non mi sono mai abbattuta nonostante gli alti e bassi.”
“Mi piacerebbe tornare a giocare in Serie A e magari anche in Nazionale. In maglia azzurra ho fatto Under 16 e Under 17, poi purtroppo con gli infortuni mi sono fermata ma mi auguro di poterla di nuovo indossare, perché è sempre una grande emozione.”
