Gaia Apicella, Capitano del Pomigliano Femminile, è stata protagonista ai microfoni del club campano rispondendo ad alcune domande postele dai tifosi circa i suoi inizi nel calcio e il momento chiave dell’ultima stagione vissuta dalle Panetere in Serie A. Queste le sue dichiarazioni:
“Mi sono avvicinata al calcio quando ero piccola e avevo 5/6 anni. Ho iniziato a giocare con i maschietti, come capita a quasi tutte le ragazze. Non sono mai stata ostacolata, nel senso che la mia famiglia è sempre stata molto contenta che giocassi a calcio e mi hanno sempre seguita.”
“Sacrifici fatti? Giocare ad alti livelli porta via tanto tempo, oltre a non esserci quasi mai il fine settimana. Quindi sicuramente è quello delle rinunce, che non mi sono mai pesate, perché faccio quello che amo.”
“La cosa più bella di essere al Pomigliano è quella di far parte di una realtà diversa da tutte le altre, è un ambiente molto familiare, ci si sente a casa. Abbiamo il Presidente sempre sul campo, gran parte della famiglia del Presidente che ci segue, quindi è veramente come essere a casa.”
“Il momento chiave dell’ultima stagione è stata la vittoria nel derby d’andata, prima di Natale. In quell’occasione abbiamo vinto, staccando la parte bassa della classifica. Al primo anno in Serie A siamo riuscite a imporci e abbiamo fatto capire che c’eravamo anche noi.”