Pavan alla ‘Bobo TV’: “De la Fuente molto importante per la mia crescita, lui è bravo nella gestione del gruppo. Ødegaard il mio idolo”

Pavan

Seconda parte dell’intervista rilasciata da Matilde Pavan, centrocampista del Como Women, ai microfoni della ‘Bobo TV’. La giocatrice classe 2004 di proprietà dell’Inter ha parlato dei suoi idoli in ambito calcistico, analizzando le qualità del mister de la Fuente e l’importanza del ritiro di Cesenatico prima dell’inizio della Poule Salvezza. Queste le sue riflessioni: “Il mio idolo maschile è Ødegaard dell’Arsenal, seguo spesso l’Arsenal e mi piace lui come gioca, siamo molto simili. Nel femminile in realtà non ne ho una nello specifico. Devo sicuramente essere più continua, ci sto lavorando. E’ una qualità che va allenata e spero di farla mia il prima possibile. Dopo allenamento spesso ci fermiamo a migliorare alcuni aspetti in cui dobbiamo lavorare. Io per esempio l’inserimento su cross o i tiri da fuori. Spesso anche i mister rimangono lì per darci consigli. E’ una cosa che facciamo spesso”.

“Mister de la Fuente lo conosco dalla Primavera dell’Inter. I miei primi anni lì c’era lui che mi ha fatto crescere e mi ha insegnato tanto. Mi sono affezionata a lui, poi quest’anno a livello di crescita personale, lui e lo staff sono stati fondamentali. E’ stato molto importante per me. A livello di squadra lui è molto bravo nella gestione del gruppo. A livello personale mi ha corretto tanti errori, cose che facevo naturalmente ma che dovevo rivedere. Lui è stato il primo a correggermi determinate cose, anche a livello tecnico-tattico è stato veramente d’aiuto”.

“Il momento in cui ho capito che potevamo salvarci è stato quando siamo andate in ritiro a Cesenatico. Dopo un momento molto difficile. All’inizio lui era serio, ma ha detto che da quel momento in poi lui era un nuovo mister e quindi ci sarebbero state delle cose che sarebbero cambiate. Noi lo prendevamo quindi in giro per questo. E’ servito tutto davvero però, è iniziato un nuovo ciclo, abbiamo superato quel momento difficile, trasformandolo in una salvezza che forse non era sperata. Dedico la salvezza alla famiglia, che è stata importantissima quest’anno come in tutto il percorso calcistico e di vita. Soprattutto quando mi sono trasferita loro sono sempre stati presenti. A loro non va solo la salvezza, ma tutto quest’anno che è stato spettacolo. La dedico anche alle mie due nonne, che mi seguono tanto e mi danno tanti consigli”.

TCF (2 – fine)

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