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Il Parma Femminile si appresta a tornare in campo per la sfida sul campo del Milan. Un altro passaggio importante per la formazione di Mister Domenico Panico, che necessita di punti per risollevare la propria classifica. Il tecnico delle crociate ha parlato cosi in vista della gara di Milano: “La gara di Coppa con l’Inter ha trasmesso segnali confortanti? Sì, abbiamo fatto una buona partita contro una squadra forte: le ragazze hanno messo in campo quello che avevamo provato durante la settimana scorsa, e ci siamo preparati bene anche in questa settimana. Ho visto un buon gruppo, che sta crescendo, e sappiamo che anche stavolta sarà una partita difficile: incontriamo un’altra top del campionato, che sta attraversando un ottimo momento, come dimostra la larga vittoria in Coppa Italia sulla Lazio, ma noi cercheremo di fare bene anche per muovere la classifica. Se il gol di Martinovic fosse entrato? Diciamo che purtroppo ci gira poco: nelle precedenti partite avremmo potuto conquistare più punti, ma vuol dire che dobbiamo conquistarli ancora meglio sul campo, cercando di fare meno errori e di sfruttare le occasioni che ci capiteranno. In effetti con Melania siamo andati vicinissimi all’impresa, perché all’ultimo secondo, praticamente, a un metro dalla porta, è stata brava la portiere dell’Inter Francesca Durante a fare una grandissima parata, addirittura bloccando il pallone. Prima o poi girerà: se la squadra continuerà a produrre quello che ha prodotto con l’Inter, cercando la rete in più di un’occasione, cercando di essere propositiva, io sono convinto che prima o poi riusciremo anche a portare a casa la vittoria”.
“Analogie o differenze tra le due milanesi? Il Milan è una squadra che va più in verticale, che gioca con due attaccanti molto forti in zona centrale e anche sugli esterni, perché attacca anche con gli esterni bassi; si inseriscono anche i due centrocampisti: insomma, è una squadra che quando attacca fa veramente male. Sono pericolosi anche sui calci piazzati, infatti dobbiamo cercare anche di limitarli al minimo facendo una partita, anche da questo punto di vista, molto molto attenta. Sono strutturate, sono grandi dal punto di vista fisico e attaccano bene gli spazi. Sugli esterni hanno una gamba importante: hanno delle frequenze e degli aspetti condizionali, secondo me, di livello internazionale, perché hanno giocatrici forti e, come ho detto prima, dobbiamo cercare di essere brave a limitarle, ripartendo in un modo organizzato e ficcante”.
“Come dicevo in precedenza la squadra ora sta bene, anche perché è completa e la si può allenare per bene: l’intensità degli allenamenti sta crescendo, così come la competizione. Fino a qualche tempo fa si doveva gestire questo tipo di situazione, perché avevamo veramente poche giocatrici e quelle che c’erano non dovevano farsi male. Adesso c’è competizione: in tutti i settori del campo, finalmente, possiamo fare delle scelte. Abbiamo lavorato su questo aspetto e ho visto che le ragazze sono tranquille: gli allenamenti sono stati efficaci: da questo punto di vista vediamo la squadra in armonia. Poi è normale che dobbiamo iniziare a fare dei punti in campionato: in Coppa Italia c’era in ballo il passaggio del turno, mentre da domani si inizia a fare sul serio dal punto di vista dei punti in campionato. Dobbiamo cercare di portare qualcosa a casa, facendo una prestazione che vada al di là delle nostre possibilità perché, come ripeto, affrontiamo una delle squadre più importanti del campionato”.
“Le nuove? Non dobbiamo dare troppe pressioni ad Arcangeli, perché veniva da un periodo di inattività, poiché praticamente non giocava da luglio: quello che ha fatto lo ha fatto bene, sta salendo di condizione e mi aspetto ulteriori passi in avanti da parte sua. Brscic è a disposizione: anche lei veniva da un periodo d’inattività nella squadra in cui militava precedentemente, il Genoa, in cui non aveva giocato tantissimo. E’ venuta con grandissima applicazione, sta migliorando di giorno in giorno. Margrét Árnadóttir fa parte del roster, del gruppo: è una giocatrice forte, diversa dai centrocampisti che abbiamo in rosa, perché lei attacca di più gli spazi, accompagna di più l’azione; può essere un’arma in più nella fase di possesso, perché aggredisce lo spazio in un modo più ficcante, più determinato rispetto alle compagne che fanno del posizionamento e della fase di non possesso la loro arma migliore, mentre lei è più offensiva e ci darà una grossa mano in questo prosieguo di stagione”.