One Station Radio, Fiorillo: “È il momento storico migliore per il ritorno del Napoli in A, il movimento è in crescita ma ci vogliono più investitori”

Fiorillo

Susy Fiorillo, giornalista di One Station Radio dove conduce la trasmissione sul calcio femminile “1 Football Club Extra-time” insieme alla giocatrice del Napoli Giulia Ferrandi, si è raccontata sulle pagine di Calcio Femminile Italiano analizzando soprattutto la situazione legata alla compagine partenopea e parlando poi della grande crescita del movimento. Queste le sue dichiarazioni: “Da circa un mese ho iniziato la trasmissione, in compagnia del giornalista Luca Cerchione e della calciatrice del Napoli Giulia Ferrandi. L’idea è nata proprio da Giulia e dalla sua voglia di parlare del mondo che c’è dietro al calcio femminile, mondo ancora troppo sottovalutato. Le prime puntate sono state incentrate sulle evidenti differenze economiche tra calcio maschile e femminile, sull’omosessualità e le forti difficoltà di far conciliare lavoro e maternità. Perché, non dimentichiamo che al di là della professione queste ragazze sono prima di tutto donne.”

Giulia oltre ad essere un’ottima e simpatica speaker radiofonica è il mio braccio destro. La sua presenza all’interno del programma è fondamentale, chi meglio di lei può parlarci di ciò che succede dentro e fuori dal campo, della forza di cui bisogna avvalersi per realizzare il sogno di diventare calciatrice e per affrontare fin da bambine i pregiudizi delle persone.”

Napoli? La piazza è già calorosa di per sé, vi lascio immaginare il clima che si vive in questi giorni dopo che la squadra maschile ha vinto il terzo scudetto della propria storia. Credo sarebbe il momento storico migliore per il Napoli Femminile ritornare in Serie A, e queste ragazze meritano sia la promozione che il salto nel professionismo. Inoltre, avere due squadre napoletane, perché Pomigliano è in provincia di Napoli, in Serie A, sposterebbe un po’ più a sud gli equilibri del massimo campionato calcistico femminile. Questa stagione ci ha detto che il movimento calcistico femminile italiano non è così scarso come si racconta in giro. È un movimento in forte crescita, ma per fare lo step definitivo ci vorrebbero più investitori e, soprattutto, i grandi club maschili dovrebbero accorpare e gestire le squadre femminili”.

Proprio perché siamo un movimento in forte crescita, sono fiduciosa per il Mondiale. Di certo non siamo all’altezza delle migliori compagini mondiali, ma siamo partiti dopo con il professionismo. Proprio per questo, però, possiamo metterci in mostra e sfruttare l’aspetto emotivo positivo ed il fatto di essere sottovalutate. L’obiettivo non è vincere ma metterci in mostra.”

Mi sono avvicinata al calcio femminile durante la sosta del campionato maschile lo scorso inverno. Tra un’intervista e l’altra alle ragazze del Napoli, e Giulia è stata proprio la prima che ho conosciuto, mi sono ritrovata a seguire gli allenamenti del giovedì e ad osservarle in campo. Sono rimasta impressionata immediatamente dalla loro forza di volontà, non le ho mai viste mollare nonostante la stanchezza e nonostante i duri allenamenti. Sono sempre state carine con me e ricordo con simpatia il momento in cui Melissa Nozzi provò ad insegnarmi e a darmi consigli su come palleggiare, ottenendo scarsi risultati. È un mondo ricco di sfaccettature ed è un piacere per me poterne parlare insieme a Giulia Ferrandi.”

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