Il focus di Carlo Sanchez si sposta sulla crescita del movimento, che parte da quella dei Settori Giovanili. “Dal 2019 si ha avuto una maggiore influenza del calcio femminile e lo abbiamo visto grazie alla crescita esponenziale dei Settori Giovanili – spiega l’ex allenatore del Pomigliano a “TCF” -. Oggi abbiamo tante ragazze che crescono e si sono appassionate a questo bellissimo sport, che fino a qualche anno fa era visto solo come maschile. Oggi il femminile è di un’importanza rilevante. Non siamo ancora al livello di altre nazioni, come le nord europee, ma abbiamo la nostra crescita che può andare avanti. Vedevo qualche giorno fa, 4 ragazze del Pomigliano nella Top 11 delle U23 ed è motivo d’orgoglio. Questo fa capire com’è importante avere ragazze giovani e di qualità, che possono crescere. E’ importante per tutto il movimento”.
Il tecnico poi si sofferma sui talenti della nostra Serie A che l’hanno maggiormente impressionato: “Ho visto tantissime calciatrici importanti e di qualità. Io vengo da un mondo maschile e l’anno scorso è stato il mio primo anno nel femminile. Sono io la novità, il principiante. Ho visto tantissime calciatrici che hanno qualità, niente da invidiare ai ragazzi. Hanno qualità tecniche veramente importanti. Non ne ricordo una in particolare, mi ricordo Catena, la stessa Beccari che adesso andrà al Mondiale, Chawinga. Ci sono tante giocatrici che mi hanno fatto una grossa impressione. Tutto questo può continuare nella crescita dei Settori Giovanili. Nel maschile abbiamo una grandissima lacuna su questo. Dobbiamo proporre dei Settori Giovanili importanti, ma nessuno lo fa, perché noi siamo un popolo in cui le Prime Squadre attingono all’estero o dai Settori Giovanili esteri. Non abbiamo una crescita accurata, qui in Italia si vuole sempre vincere subito, non si aspetta, non si programma un qualcosa. Mi auguro che col femminile qualcosa cambi, dopo il 2019 potevamo salire sempre di più invece ci siamo assestati come livello. Dobbiamo crescere, andando a guardare tutte le ragazze italiane prima di prenderne qualcuna all’estero”.
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