Prosegue l’intervista rilasciata da Manuela Giugliano ai microfoni di DAZN. In questa seconda parte la giocatrice della Roma parla del suo rapporto con Spugna e Serturini, analizzando poi la compattezza del gruppo giallorosso e proiettandosi anche sul discorso Nazionale, con il Mondiale da disputare quest’estate. Queste le sue considerazioni:
“Alle bambine di adesso dico di inseguire i loro sogni, le ragazzine che crescono oggi hanno tante cose in più che prima non c’erano, io a 15 anni sono andata direttamente a giocare. Ora le ragazzine possono crescere sin da piccoline ed è importante per loro, devo continuare a crederci e fare sacrifici. Anche io avevo il mio idolo da piccola, è un orgoglio essere il loro idolo. Vediamo tante bambine allo stadio, cerchiamo sempre di renderle partecipi con noi, magari anche parlando un po’ con loro. Mi parlano sempre del mio piede, rispondo che ci sono nata e poi ci ho anche lavorato sopra. La domanda che mi fanno di più è questa.”
“Il Mondiale in estate? Non ci poniamo obiettivi, pensiamo partita dopo partita. Avremo altre partite ad aprile dove lavoreremo per arrivare al meglio, vogliamo far gioire le persone italiane. La maglia azzurra va indossata e onorata, il nostro obiettivo è quello. Se riusciamo a fare questo i risultati arriveranno. Nel 2017 abbiamo vinto un bronzo in Costa Rica con la selezione giovanile, ce l’ho a casa dei miei genitori, guai a chi tocca quella medaglia. Io conservo tante cose, ho tante maglie e nessuno le deve toccare. Ho le maglie di Del Piero, Totti, Nedved, Pirlo tra gli altri.”
“Il gruppo azzurro è unito perché quando si arriva in Nazionale non si pensa alla maglia del club, ma si pensa all’obiettivo della squadra e l’obiettivo è fare bene con la stessa maglia. Fuori ognuno dà il massimo, dentro giochiamo a carte, con la Playstation e stiamo insieme.”
“La più simpatica dello spogliatoio in questo momento direi Giacinti. Quella che cura più il look dico Losada, mentre sulla più seria Bartoli senza dubbio. È subito pronta lì.”
“Il ruolo di vice-capitano? Credo sia un onore indossare la fascia e onorare Elisa. Mi reputo fortunata e ringrazio chi mi ha dato questa opportunità.”
“Nelle altre squadre ho sempre fatto un anno, se non mi sono mossa da Roma vuol dire che sto bene e ho trovato la stabilità. Mi sento supportato dalla società e spero di conquistare tanti trofei. Siamo contente, l’affetto che ci dimostrano tutti significa che siamo riuscite a far divertire le persone. Siamo una Roma unica, sono molto contenta che si parli di noi.”
“Quando andiamo a Trigoria ogni tanto vediamo la squadra maschile, ma non abbiamo ancora fatto una partitella contro di loro. Dybala non l’ho ancora incontrato, gli chiederò subito la maglia. Come vivo il derby imminente maschile? Come un derby, bello giocare un derby. Io ho vinto il mio primo derby contro la Lazio. Di sicuro andrò a vederlo allo stadio.”
“Il rapporto con Serturini? Il suo soprannome è “bambola”, la chiamo solo io così. Abbiamo un bel rapporto, un po’ tutte andiamo a mangiare insieme. Extra campo abbiamo un bellissimo rapporto. Ha un bel carattere, è di Bergamo, è come Giacinti.”
“Il rapporto con Spugna invece? Ha perso una scommessa e deve offrire da mangiare a tutte le ragazze, anzi faccio l’appello: “Mister, ricordati che devi offrire una cena per una scommessa che hai perso, la stiamo aspettando”. Abbiamo un rapporto scherzoso, quando si lavora siamo serie perché in quei momenti bisogna dare il massimo. Avere questa unità tutti insieme è importante per portare a casa i trofei. Dopo il pareggio col Wolfsburg era l’uomo più felice in quel momento, era così contento che stava zitto. Non era semplice portare a casa un pareggio, poi era il giorno del suo compleanno.”
“Chi porterei a Roma? A me piace Lavelle, ha piede, stazza fisica, tiro, tutto.”
(2 – fine)