La velista ha dato alla luce sua figlia nel novembre 2022. Su Facebook, si lascia andare ad un lungo sfogo: «Sono scioccata, altri progetti lanciati molto più di recente continuano senza intoppi. Banque Populaire è pronta ad affrontare i rischi di un trimarano gigante e tutti i rischi naturali, tecnici e umani associati alle regate oceaniche, ma ovviamente non quelli della maternità. Se le regate oceaniche esistono oggi, è perché gli sponsor le scelgono come mezzo di comunicazione e le usano per raccontare belle storie sportive e quindi, a priori, umane». Banque Populaire ha replicato che «Clarisse si trova oggi in una situazione che non le permette di sperare di ottenere il numero di punti necessari per qualificarsi al Vendée Globe 2024».
Questo perché, ha spiegato in un comunicato, «nell’ottobre 2021, l’organizzatore della regata ha annunciato un nuovo metodo di qualificazione, che non consente più ai finalisti di qualificarsi direttamente per la prossima edizione. Ha istituito un sistema di accumulo punti da acquisire tra l’inverno 2021 e l’estate 2024 partecipando alle gare in circuito per l’assegnazione di 40 posti in manifestazione (compresa una wildcard)». Gare alle quali Clarisse non ha potuto partecipare per «fortunati motivi di maternità».