Juventus, Rosucci aderisce ad ‘ACL United’ per sostenere la ricerca sugli infortuni al crociato

Rosucci

Il claim di ACL United è ‘la squadra in cui nessuno vorrebbe fare parte’. Già, perché la sigla ACL in inglese sta proprio ad indicare il legamento crociato anteriore del ginocchio, che se colpito da lesione o frattura può portare a una lunghissima assenza dai campi di gioco. È chiaramente un infortunio che colpisce gli sportivi e le sportive, ma l’incidenza sulle calciatrici, come dimostrato dagli studi e dall’evidenza della realtà, è decisamente maggiore rispetto a quella dei loro colleghi uomini.

Lo sa bene Martina Rosucci, la centrocampista della Juventus che per questo ha dovuto saltare il Mondiale, stessa sorte toccata ad altre stelle come Beth Mead, Vivianne Miedema, Leah Williamson e Marie-Antoinette Katoto. Da qui l’esigenza di sostenere le ricerche a favore di una maggiore prevenzione e conoscenza del fenomeno, altrimenti destinato ad aumentare in futuro. Ecco dunque il post dell’Azzurra:

“Oggi sono entrata a far parte di un nuovo team, uno a cui speravo di non aderire mai. Mi sono unita ad ACL United, un club fondato da Medibank per sostenere le calciatrici che, come me, hanno subito un infortunio al crociato. Le atlete donne, rispetto agli uomini, hanno una probabilità, sulla base di uno studio di ricerca del 2019, 5 volte maggiore di lesionare il crociato e in questo momento siamo in tantissime a non poter fare ciò che amiamo ai livelli che vorremmo. Ecco perché Medibank ha fondato ACL United e sostiene una ricerca a favore delle atlete, affinché possano esprimere appieno il proprio potenziale”.

TCF

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