La Juventus presenta la sua nuova maglia. Come di consueto, verso il finire della stagione, le bianconere presentano la divisa della stagione successiva, in largo anticipo con il modus operandi delle altre squadre. La maglia dell’anno prossimo presenta molti più inserti gialli di quella attuale, introducendo un particolare stile nelle linee che richiamano una zebra, da sempre l’animale simbolo della Juve. Per maggiori dettagli, ecco il comunicato ufficiale della società:
“Lo stile della nuova maglia è caratterizzato dalla celebrazione delle inconfondibili e iconiche strisce bianconere della Juventus, il cui pattern è stato ricodificato. Il motivo triangolare della stagione 2022/23 è stato ripensato e trasformato in una finitura spazzolata che riproduce il tipico manto di una zebra, volendo celebrare così l’individualità e la maestria dei giocatori in campo, con il naturale e immediato richiamo al bianconero.
L’audace grafica all over che accomuna tutte le versioni della maglia è evidenziata dal contrasto con i dettagli gialli. Anche qui la modernità incontra la storia. Il giallo è, infatti, ispirato ad alcune leggendarie divise della storia del club e questo colore si ritrova in tutti gli elementi chiave dei capi: dallo scudetto ai loghi degli sponsor, fino alle tre strisce che adornano le spalle.
Il risultato è una maglia che presenta un inconfondibile design moderno, ma che affonda le sue radici nell’eredità della Juventus. La versione da competizione della maglia è realizzata con materiali e texture che assicurano ai calciatori una freschezza prolungata, grazie alla tecnologia HEAT.RDY, ottimizzata per far sentire i giocatori a proprio agio mentre danno il meglio di sé sul loro palcoscenico più importante.
La versione della maglia per i tifosi è dotata invece della tecnologia AEROREADY, che utilizza materiali assorbenti e traspiranti per mantenere il corpo sempre asciutto. Entrambe le varianti sono realizzate in poliestere 100% riciclato, perfettamente in linea con l’impegno di adidas per porre fine ai rifiuti plastici”.
TCF