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Heroum alla GdS: “Mister Panico ha usato la strategia giusta, con Jelencic stiamo facendo un buon lavoro in difesa”

9 Dicembre 2022 - 18:30

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Seconda parte dell’intervista realizzata dalla Gazzetta dello Sport a Nora Heroum. Il difensore del Parma Femminile ha parlato anche del lavoro del nuovo tecnico Domenico Panico, del suo nuovo ruolo di difensore e della crescita del movimento in Italia. Queste le sue riflessioni: “Cosa faccio prima di una partita? Mi piace ascoltare la musica, mi carica in vista del match. E poi cerco il modo di concentrarmi su quello che dovrò fare in campo. Ripenso ai video che ho analizzato riguardanti le avversarie. Lavoro su questo tipo di concetti. A differenza di tante colleghe, non ho particolari scaramanzie. Qui in Italia ne ho viste di tutti i tipi.”

“Il nuovo tecnico, Domenico Panico, ha utilizzato la strategia giusta, non ha aggiunto pressione e ha dimostrato massima fiducia nel gruppo. Ci sta aiutando a essere più aggressive in campo. Il modo con cui abbiamo giocato contro Juventus e Inter ci ha sicuramente dato maggiore convinzione nelle nostre qualità”.

“Il nuovo ruolo come difensore centrale? È una novità assoluta per me. Nella mia carriera ho giocato come terzino, sia destro che sinistro, e come centrocampista. Mai in quella posizione del campo. E’ un ruolo molto tattico, bisogna imparare a leggere la partita e le azioni delle avversarie. Mi sto applicando al massimo. Io e Ana Jelencic, al mio fianco, stiamo facendo un buon lavoro, a mio parere.”

“La settimana di lavoro? Il giorno dopo il match, si lavora in due gruppi, defaticante per chi ha giocato la partita, attività più intensa per il resto del gruppo. Segue sempre un giorno libero. E dalla mattina seguente si comincia a preparare la nuova gara di campionato. Alterniamo palestra e video a cui aggiungiamo, ovviamente, almeno una seduta al giorno sul campo. Pranzo con le compagne e poi rientro a casa dove, in questo periodo, preparo la tesi. A gennaio mi laureo.”

“Nel mio tempo libero mi diverto a provare e guardare anche altri sport. Mi piace il basket, sono stata sia a Reggio Emilia che a Bologna. Sono una ragazza curiosa, adoro approfondire argomenti di arte e leggere un libro quando voglio rilassarmi. Vivendo lontana dalla famiglia, trascorro anche parecchie ore in video chiamata. Fortunatamente, ogni tanto, i miei parenti vengono a vedermi giocare e trascorriamo del tempo insieme.”

“L’attenzione verso il calcio femminile in Italia sta crescendo. Quando ero a Brescia, nel 2017, la Juventus era l’unica società di serie A che aveva avviato un programma sia per il calcio maschile che per quello femminile. Ora la situazione è molto diversa, siamo sicuramente sulla strada giusta. Parma, da questo punto di vista, sta facendo passi da gigante in breve tempo.”

“I tifosi più affezionati? Credo di averli trovati a Brescia, quando ho vissuto la mia prima esperienza italiana. A Milano, sponda rossonera, inizialmente è stato complicato perché eravamo all’inizio del progetto. Un percorso simile a quello che stiamo vivendo a Parma. Noi atlete dobbiamo essere brave ad attirare l’attenzione dei supporter con risultati e prestazioni. La società sta lavorando benissimo e abbiamo la possibilità di giocare in uno stadio magico come il Tardini. Qui non manca nulla per dare valore al calcio femminile.”

TCF (2 – fine)


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