Bianca Vergani, centrale difensivo classe 2002 dell’Hellas Verona in prestito dall’Inter, è stata la protagonista di ‘In radio con…’, podcast gialloblù in cui vengono intervistate le calciatrici scaligere. Ecco dunque quanto riferito dalla giovane calciatrice:
“Ho già fatto tre gol quest’anno, una cosa nuova per me a cui non ero abituata, però sono contenta di aver contribuito ai nostri successi, diciamo che di testa me la cavo, spero ne arrivino altri. I miei inizi? A nove anni giocavo in oratorio con i maschi, era un tipo di calcio che secondo me mi ha aiutato molto a strutturarmi a livello fisico. Poi ho giocato a tredici anni nel FiammaMonza in una squadra completamente femminile per poi passare all’Inter”.
“Con la maglia nerazzurra sono cresciuta tanto, ho passato tanti bei momenti ed è sicuramente qualcosa che mi porto nel cuore. Il momento più bello della mia carriera è stata la vittoria della Primavera tre-quattro anni fa, così come la possibilità di essere aggregata in prima squadra, dove mi sono allenata e ho giocato con calciatrici importantissime. Particolarmente emozionante è stata la tournée in America di quest’estate, intensa ed esaltante per me e per tutte le mie compagne”.
“Qui a Verona ho confermato ciò che mi veniva riferito da chi conoscevo: ovvero che qua c’è una società molto accogliente, mi hanno fatta sentire subito a mio agio e tuttora mi trovo molto bene, vivo insieme a cinque mie compagne. Verona è una bellissima città, sono contenta di essere qui e mi sono ambientata, nonostante io provenga da una realtà molto più grande come quella di Milano”.
“Il mio ruolo? Il più bello del mondo e a volte anche ingiustamente sottovalutato. Non ho avuto grande potere decisionale nella scelta, ma mi piace molto fare il centrale. A proposito, tra le mie colleghe in Italia mi piace molto Cecilia Salvai, colonna della Juventus”.
“Faccio parte dall’anno scorso dell’Italia U23, stiamo facendo un grandissimo percorso, chiaramente per tutte le giocatrici come me sarebbe un sogno partecipare al Mondiale, sognare è lecito anche se è un obiettivo molto lontano e difficile”.
“Fare la calciatrice è quello che vorrei nel mio futuro, io comunque studio economia perché penso che la cultura sia importante, così come tenere i piedi per terra e avere un piano B nel futuro. Ho scelto questo corso perché mi piace il lato commerciale/marketing, i tempi e la disponibilità non sono molti però, spero di riuscire a coniugare tutto al meglio”.
TCF