Stela Semanova, attaccante dell’Hellas Verona, è stata intervista da HV Channel Radio nell’ambito del programma ‘In radio con…’. La giocatrice slovacca, appena 21enne, racconta come è stata accolta nella città della Scala, dove ha messo piede per la prima volta la scorsa estate, per poi soffermarsi sui suoi inizi, i suoi obiettivi e anche le sensazioni dopo la rete all’Arezzo di domenica, la prima realizzata nel nostro Paese. Ecco dunque le sue parole: “Verona è bellissima, mi trovo bene qui. Poi certo, quando si cambia ci sono sempre alcune difficoltà iniziali, ma nonostante il problema della lingua sono stata accolta benissimo. Però mi trovo molto bene e sono felice di essere arrivata qui, lo confermano anche i miei genitori, non ero mai stata in Italia prima. Come dicevo, all’inizio non capivo davvero una parola, per fortuna ci siamo intese all’inizio a gesti, poi parlando in inglese e ora devo dire che riesco a capire abbastanza l’italiano, anche se resta una lingua difficile per me con cui esprimermi”.
“Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo otto anni, ma questo sport è una cosa di famiglia: anche mio padre giocava a livello professionistico e sono cresciuta in mezzo a calciatori. Il mio ruolo? Ho sempre giocato in posizione avanzata, facendo la punta o, all’occorrenza, l’ala. Mi trovo molto bene con le altre attaccanti in squadra, penso che lavoriamo bene insieme, aiutandoci l’altra. Il mio idolo è Zlatan Ibrahimovic, mi piace come gioca e il suo carattere, però direi soprattutto mio padre, che mi ha iniziato a questo sport e mi ha sempre aiutata a dare il meglio di me e mia madre, che mi ha fatto da mental coach”.
“Domenica ho segnato contro l’Arezzo, dopo il gol ero certamente molto felice. Già la mattina della partita ero convinta che se fossi scesa in campo avrei segnato, e così è stato, Era anche il compleanno di mio padre, quindi ho potuto fargli questo regalo. Tutti pensano che la Serie B possa essere un campionato semplice, ma in realtà c’è tanta qualità ed è un torneo molto duro. Ci sono davvero parecchie squadre di alto livello e tutto questo è molto stimolante”.
“Rappresentare la mia nazione è un grande onore, così come lo è stato giocare in Champions League nella mia precedente squadra. Sono molto soddisfatta di aver già raggiunto questi traguardi alla mia età, ma voglio continuare a crescere e a migliorarmi sia come calciatrice che come persona. Il mio sogno nel cassetto è giocare in Premier League, è un obiettivo molto difficile ma sto lavorando per raggiungerlo”.