Nella seconda parte dell’intervista concessa alla piattaforma ‘Dazn’ da Emilie Haavi la giocatrice parla a tutto tondo della stagione giallorossa. Dalla Finale di Coppa Italia, che consentirebbe alla Roma Femminile di fare tris di successi in campo nazionale, alla strabiliante avventura in Champions League, per terminare con il Mondiale che vedrà l’esterna andare all’assalto del trofeo assieme alla sua Norvegia. Ecco dunque le sue parole: “Il fatto di aver messo al sicuro lo Scudetto così presto ci permette di prepararci al meglio alla finale di Coppa Italia. Ci stiamo quindi preparando nella migliore condizione possibile, permettendo a tutte di arrivare in forma a quell’appuntamento. Siamo molto motivate a terminare la stagione con un Triplete, sono sicura che il 4 giugno saremo pronte”.
“È forse strano da dire, ma la sconfitta all’Olimpico contro il Barcellona in Champions League è stato il momento più importante della mia carriera, è stato incredibile vivere tutto quell’amore che ci arrivava dai tifosi. Dopo quella partita abbiamo iniziato a percepire un’atmosfera diversa in città, ma questo è solo l’inizio perché penso che il futuro ci riserverà molte altri momenti fantastici”.
“Il record di spettatori? Ne abbiamo parlato prima della partita perché sapevamo che eravamo vicine a batterlo, eravamo curiose di vedere se succedeva. Per quanto riguarda la Finale, sono due squadre molto diverse tra loro e per me sarà il Barcellona a vincerla perché sono di un altro livello come gioco, penso che per il Wolfsburg sarà difficile. Le tedesche sono sicuramente una squadra più fisica, ma non so se basterà. Devo dire poi che è molto bello vedere che due squadre contro le quali abbiamo giocato in Champions siano le finaliste; questo dimostra quanto di buono abbiamo fatto”.
“Il prossimo Mondiale è apertissimo, è difficile prevedere chi potrà vincerlo. L’Italia secondo me ha un potenziale non sfruttato al massimo, potrebbe sicuramente fare meglio di quello che ha fatto finora. Superare la fase a gironi è alla portata delle Azzurre, come lo è per la Norvegia; da lì in poi si tratta di ragionare solo partita dopo partita e nel Mondiale tutto è possibile. Quindi penso che sia la Norvegia che l’Italia siano un po’ nella stessa situazione al momento, tutte e due le squadre hanno ottime giocatrici che devono solo giocare meglio insieme”.
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