Lunga intervista di Sara Gama alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcune delle riflessioni della capitana della Juventus e della Nazionale Italiana:
“Il professionismo? Un percorso pazzesco, un traguardo fortemente voluto ma per nulla scontato. Venerdi 1 luglio sarà un giorno storico ma noi dovremo mettere da parte l’emozione perchè giocheremo contro la Spagna. Abbiamo ottenuto un diritto che avremmo già dovuto avere per il quale abbiamo lavorato in campo e fuori. Finalmente saremo riconosciute per quello che facciamo e sarà un segnale per tutti”.
“Vorrei che il calcio femminile rimanesse come è, senza cambiare la propria essenza, mantenendo i valori dello sport. Ho visto l’entusiasmo nel pubblico ma anche nei giornalisti che del calcio femminile raccontano prima di tutto le cose belle. E sono tante”.
“A cosa fare dopo ci ho sempre pensato. Non so stare ferma, vorrei continuare a occuparmi di calcio. L’importante è continuare a studiare, a formarsi e informarsi. Prossimo obiettivo: fare il corso da direttore sportivo”.
“Silvia Fuselli dopo aver lasciato il calcio e la Nazionale ora produce vini e ha pensato a un’edizione limitata con il volto mio e di Cristiana Girelli sulle etichette. L’etichetta è stata disegnata da un’altra calciatrice, Deborah Rinaldi”.
TCF (1 – segue)