Fantasista in forza alla Fiorentina Femminile, Veronica Boquete si è lungamente raccontata sui canali ufficiali viola, raccontandosi a un anno di distanza dal suo arrivo in Toscana. La spagnola ha parlato del miglioramento sportivo della squadra e dei suoi progetti extra campo legati al post carriera. Queste le sue dichiarazioni:
“Sono arrivata a gennaio e adesso dopo dodici mesi siamo già alla sosta natalizia. Sono soddisfatta di quello che ho dato alla squadra e di quello che stiamo facendo in Campionato. Ho creduto nel progetto viola. Anche se nei miei primi mesi è stata dura per i risultati che non arrivavano, ho visto il potenziale che c’è e che ha la Fiorentina. Si possono commettere errori, qualcosa può andare storto, ma l’ambiente ha gli ingredienti giusti e avevo fiducia che si potesse migliorare. Avevo ragione.”
“Bisogna sempre guardare lontano, chi vuole tutto e subito non conosce la materia. Questa squadra si è ricalibrata anche con nuovi arrivi. So cosa vuol dire venire a giocare in Italia dall’estero, è una cultura diversa. Parlare la lingua mi ha aiutata ad integrarmi, poi con il professionismo la mentalità è cambiata. È un processo che richiede tempo perché anche alle giocatrici italiane manca l’esperienza internazionale, quindi bisogna incontrarsi su un terreno comune.”
“In carriera ho giocato dovunque tranne che in Inghilterra! La duttilità è una di quelle caratteristiche che ho dovuto sviluppare e ho imparato a farlo sempre più velocemente. È anche qualcosa che cerco di trasmettere alle altre straniere, sia negli schemi che chiede la Coach sia nella routine quotidiana.”
“Ci aspetta subito un 2023 con tante partite. Vogliamo finire il più in alto possibile, scopriremo tra alcuni mesi il risultato. Sappiamo che sarà dura per tutte le squadre, ma noi abbiamo finito il 2022 con una vittoria e più vinciamo più siamo motivate.”
“Se guardo all’età anagrafica capisco che ho sempre meno tempo a disposizione, ma se guardo a quella calcistica non saprei. Ogni weekend ho sensazioni positive e sento che potrei giocare ancora molti anni. La soluzione è giudicarmi a fine stagione e capire se ho ancora qualcosa da dare. Sto frequentando un Master UEFA in Management sportivo. Il calcio è il mio mondo e ho deciso che, al termine della carriera da calciatrice, vorrò rimanere in questo ambito. Questa esperienza mi sta dando una conoscenza a 360° del “sistema calcio”, ma il mio vero desiderio è diventare allenatrice. Poi non è detto, le opportunità che si aprono sono molte, non mi chiudo a niente. A prescindere vedo il mio futuro nel calcio.”
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