È finita con un quarto posto la stagione della Fiorentina Femminile, decisamente in risalita dopo le difficoltà dell’anno scorso. A imporsi tra i pali della squadra viola c’è stata Rachele Baldi, la giovane che sta completando il suo percorso di maturazione in Serie A per divenire una scelta di primo piano anche in chiave Nazionale. La giocatrice ha parlato ai microfoni ufficiali del club della stagione delle toscane, soffermandosi anche sul progetto Viola Park, sempre più vicino alla realizzazione: “La mia passione per il calcio nasce da piccolina, quando andavo a vedere le partite di mio fratello, che faceva anche lui il portiere. Ogni esperienza che ho fatto fino ad adesso ha contribuito ad essere la calciatrice che sono oggi. Sicuramente adesso che il calcio femminile è cresciuto, le esperienze che ho fatto ultimamente mi hanno formato di più, come la mia ultima a Roma, che ha formato molto il mio carattere. Adesso che sono alla Fiorentina, sto acquistando più sicurezze, riesco ad essere più consapevole. Qua mi sento a casa”.
“Ho sempre voluto venire a Firenze, anche perché sono toscana, di Pistoia, sento l’appartenenza alla maglia. È nata come occasione quest’estate, e il progetto del Viola Park mi ha sicuramente convinta. Questo progetto è importante, perché senti quell’appartenenza che si diceva prima. Per questo voglio ringraziare Commisso e Barone, che ci hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza, facendoci sentire importanti. Non vediamo l’ora di stare al Viola Park tutti insieme. Nessuno ha questa possibilità, quindi ce la godremo”.
“Momento da ricordare della stagione? Il rigore parato contro il Pomigliano è stato molto importante. Era la seconda partita che giocavo, ed era una partita troppo importante da vincere. Per fortuna ci siamo riuscite, non solo grazie al mio rigore parato. Purtroppo ho avuto diversi infortuni, soprattutto quello dopo il Pomigliano in cui mi è caduto un po’ il mondo addosso, perché stavo bene fisicamente e mentalmente. Ho cercato di capire il motivo del perché dovessi ripartire da capo. Ho iniziato a lavorare su me stessa, interiormente intendo. Ho capito che dovevo fare alcuni step, e penso di averli fatti, ora sono più tranquilla e serena”.
