Ludovica Mantovani, responsabile per quattro anni della divisione femminile della FIGC, ha parlato in un’intervista a ‘La Repubblica’. L’ex Presidente non si tira indietro e dice la sua sull’eliminazione dell’Italia dai Mondiali, non lesinando critiche al numero uno Gabriele Gravina, che recentemente ha invitato a ‘coccolare e valorizzare’ la sensibilità delle calciatrici. Spazio infine anche a una nota di amarezza per il cambio di guardia, che l’ha vista messa da parte in favore della nuova Pres Federica Cappelletti. Ecco le sue parole: “La Nazionale si è qualificata per i Mondiali 2023 e alla competizione più importante del mondo nessun vertice federale era presente. Le atlete convocate rappresentano l’essenza del talento del nostro Paese che ha iniziato un percorso di vere opportunità in ritardo rispetto ad altre nazioni. Io penso che un leader debba sapere riportare sulla retta via chi sbaglia e in questo ambito la comunicazione diventa strategica, se non si è potuto prevenire un grido di disagio. Corretto ammettere gli errori da parte di tutti, ma l’utilizzo del termine ‘coccolare’ per delle professioniste non può essere accettato. Si tratta di riuscire a soppesare i termini, di rispetto verso chi svolge un lavoro al massimo delle proprie capacità. Non guardiamo al futuro delle nostre calciatrici come fossero delle bambine, laddove anche commettano degli errori, se di errori si tratta”.
“Ho adorato il mio impegno in FIGC e credo di poter affermare solo oggi che conosco veramente tutte le sfaccettature della nostra industria. In una storica istituzione come la nostra Federcalcio bisognerebbe sempre costruire sui successi e imparare dagli errori e dai fallimenti dei predecessori, qualsiasi carica abbiano ricoperto. L’elezione di Cappelletti? Il presidente federale ha deciso per un cambio senza nessun confronto diretto. Accetto la scelta, ma rimane l’amarezza. Questa modalità da ‘eri la nominata, oggi non esisti più’ non credo possa aiutare la crescita del movimento”.
TCF
