Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha minacciato di non trasmettere la Coppa del Mondo femminile nei cinque maggiori Paesi europei a meno che le compagnie televisive non migliorino le loro offerte sui diritti. Infantino ha definito infatti deludenti le offerte di Regno Unito, Spagna, Germania, Francia e anche Italia. Ricordiamo che questo è il primo anno in cui i diritti tv di questa manifestazione vengono gestiti in maniera autonoma, mentre prima rientravano in pacchetti con altre manifestazioni.
Il Presidente ha sostenuto che i soldi verranno investiti proprio per il calcio femminile, per il quale è stato triplicato il montepremi rispetto a quattro anni fa, con l’obiettivo di portarlo allo stesso livello degli uomini per le manifestazioni del 2026 e 2027. Ecco dunque le sue parole, a margine di una riunione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio a Ginevra: “Le offerte arrivate da questi Paesi sono uno schiaffo in faccia alle giocatrici e alle donne in generale. Noi in quanto FIFA abbiamo l’obbligo morale e legale di non svendere questo prodotto. Abbiamo ricevuto proposte tra l’1 e i 10 milioni di dollari, per il Mondiale maschile la cifra minima era di 100 milioni. Se le offerte dovessero continuare a non essere eque, saremo costretti a non trasmettere la Coppa del Mondo nei ‘cinque grandi’ paesi europei”.
“Chiedo quindi alle giocatrici, ai tifosi, ai presidenti, ai primi ministri, ai politici e ai giornalisti di tutto il mondo di unirsi a noi e sostenere questo appello per un’equa remunerazione del calcio femminile. Le donne se lo meritano, più semplice di così. Fuso orario? È vero, in Australia e Nuova Zelanda non si gioca nella prima serata europea, ma comunque si gioca alle 9 o alle 10, un orario abbastanza ragionevole. Speriamo che tutte le parti coinvolte trovino una soluzione che dia a calciatrici, tifosi e sponsor la Coppa del Mondo che meritano”.