E’ una dei pilastri del sorprendente Meran Women. La squadra neo promossa che sta recitando un ruolo fantastico nel Girone B di Serie C. Inserendosi a sorpresa tra le grandi del campionato. Riuscendo, tra l ‘altro, a proporre un calcio moderno e spettacolare. Soraja Caser racconta la sua squadra vista dalla porta.
Come è nata la tua passione per il calcio?
“A cinque anni mio padre Walter, che è presidente del Merano maschile, mi ha portato alla Scuola Calcio. Ho scelto di andare in porta, un pò per gioco. E non ho più abbandonato questo ruolo”.
I tuoi modelli al maschile?
“Alisson e Casillas”.
E al femminile?
“Ho visto dal vivo la Finale di Coppa Italia. Ceasar è molto brava”.
La parata della tua vita?
“I due rigori che ho neutralizzato in pochi minuti in una gara contro il Chiusa”.
Cosa ha di speciale questo scatenato Meran Women?
“Siamo un gruppo fantastico. Ho giocato in tante squadre ma un gruppo così affiatato non l’ho mai trovato. Questo valore aggiunto ci permette di ottenere dei risultati iportanti. Ad esempio di rimontare vincere gare contro il Riccione, il Venezia e ieri la Jesina”.
Tuo padre segue le partite?
“Quando è libero dal maschile. E’ un tifoso critico. Valuta tutto. A volte mi dice: “Ho visto che eri nervosa”. Non gli scappa nulla”.
TCF (1 – segue)