Ultima parte dell’intervista di TCF a Massimo Anselmi presidente dell’Arezzo Femminile.
Cosa l’ha colpito in negativo e positivo del campionato di Serie B?
“Non ho apprezzato – spero non me ne vorranno – l’entrata gratuita alle partite delle prime squadre di alcune Società. Siamo la Serie B e dobbiamo essere in primis noi a dare valore a ciò su cui investiamo e crediamo. Che valore diamo a ciò che non ci viene fatto pagare? Questo dovrebbe farci riflettere. In positivo l’approccio della maggior parte delle Società di Serie B. Ho sempre sentito grande rispetto per la mia persona e per la nostra Società, e questo non è scontato nel mondo del calcio e nella nostra moderna società”.
L’obiettivo dell’Arezzo per la prossima stagione?
“Non darò un titolo altisonante stavolta (ndr ride). Abbiamo fatto un buon mercato e stiamo lavorando per la ciliegina da regalare al nostro nuovo mister Mike (Mike Eracleous, ndr). Siamo ambiziosi, ma parlare di obiettivi realistici adesso sarebbe semplicemente tirare ad indovinare. Ovviamente il desiderio è di fare meglio dell’anno scorso e toglierci qualche soddisfazione. Vincere quando parti da under dog – per capirci come nella gara casalinga con il Chievo Verona quando nessuno pensava potessimo vincere ed invece è stata la prima delle quattro vittorie consecutive – mi renderebbe un Presidente orgoglioso della sua squadra”.
Arriveranno tante nuove calciatrici?
“I 3/4 della squadra vengono da nuovi contesti ed hanno voglia di dimostrare tutto il loro valore con indosso la maglia amaranto. Inseriremo anche alcune giovani provenienti dalla Primavera che dopo aver fatto bella mostra di sé potranno dimostrare di poter stare tra le grandi perché vorremmo far capire alle nostre giovani che nulla è impossibile. Sarebbe davvero una gran bella soddisfazione avere un serbatoio di giovani talenti”.
Come risponde il territorio alla sfida del femminile?
“Se dicessi male mentirei, se dicessi bene farei altrettanto. Quando parlo di dare valore a ciò che facciamo e costruiamo intendo proprio questo. Miglioreremo anche noi nella comunicazione per cercare di raggiungere sempre più persone anche se spesso mi rendo conto non sia semplice attirare pubblico. A lato di questo piccolo sfogo consentitemi però di ringraziare tutte quelle persone che ci seguono con tanta passione e sacrificio. Da alcuni media locali ad associazioni del territorio pronte sempre a coinvolgerci. Non voglio far nomi perché sarebbe antipatico, ma loro sanno a chi mi riferisco”.
TCF (3 – fine)