Protagonista nel corso della trasmissione “Tutto Calcio Femminile” su TMW Radio, Lello Carlino, Presidente Onorario del Napoli Femminile, ha parlato del momento e delle difficoltà attuali del nostro calcio. Queste le sue riflessioni: “Non siamo andati bene come movimento. Io già dissi che il professionismo andava bene per le ragazze, ma non per il movimento e le società in generale. Abbiamo costretto chi fa il maschile a fare il femminile, ma l’interesse delle società maschili per il femminile è ben poco, tranne quei pochissimi che hanno investito, come la Roma che ha fatto benissimo. Se ci fossero club maschili che vogliono investire come la Roma ben vengano. Se costringiamo e loro non hanno interesse ad investire con passione, è un gioco d’azzardo che non ha portato da nessuna parte. Gli spettatori diminuiscono, l’interesse dei giornali e televisioni è sempre meno. Già il maschile ha tante rogne, quei pochi club che siamo rimasti della vecchia gloria femminile, siamo dei supereroi, andiamo avanti con la passione fin quando potremo resistere. Io in tempi non sospetti feci questo azionariato popolare diffuso, che è l’unico modo per combattere i grandi club che hanno il maschile alle spalle. Siamo 15 Presidenti, oggi è Maiello, domani potrebbe essere Carlino o Fontanarosa. In tanti si potrebbero avvicendare, ed è bello così, tutti i soci che fanno tanti sacrifici potrebbero avvicendarsi”.
“L’errore è stato fare professionismo solo a danno delle società. Chi fa il maschile ha poco interesse, mentre società come la nostra, il Pomigliano, il Como, facciamo sacrifici abnormi solo per pura passione, perché non abbiamo nessun riscontro. A Napoli, allo stato attuale, non abbiamo lo stadio ed è vergognoso. Il Collana, che è il nostro stadio d’origine, in cui 15 anni fa facevamo anche 3mila spettatori, sento sui giornali che forse verrà dato a De Laurentiis. Allora se anche una struttura come il Collana viene destinato a De Laurentiis per il Settore Giovanile maschile siamo alla frutta, significa che nessuno vuole dare una mano a questo sport. E’ veramente vergognoso. Purtroppo siamo un popolo maschilista, che le donne giochino a calcio a tanti non fa piacere”.
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