Ci ha messo il cuore. E tutta la sua competenza. Che è riconosciuta da tutto il calcio femminile italiano. Giuseppe Marino nonostante il divorzio è rimasto legato al mondo Napoli. Un tifoso silenzioso ma appassionato. E ora è il primo a sorridere per il risultati ottenuti dal suo collega Pistolesi. Ora che la classifica regala un minimo di serenità alla squadra partenopea l’ex coach può anche rileggere a mente fredda la sua esperienza alla guida della creatura di patron Carlino.
“Sono molto felice – e non sono parole di circostanza – che il Napoli Femminile sia vicino alla salvezza, in questa società ho trascorso molti anni e raccolto tante soddisfazioni, non ultima la promozione in A nella passata stagione”.
Purtroppo l’inizio di campionato è stato condizionato da una serie di circostanze negative. “Quest’anno siamo partiti tra tante difficoltà, come ha spesso sottolineato il presidente Carlino affermando anche di aver probabilmente sottovalutato un campionato molto diverso da quelli di qualche stagione fa quando anche piccole realtà come la nostra potevano raggiungere posizioni di vertice”.
In più c’era da trovare un’identità tattica tra il gruppo storico e le tante calciatrice ingaggiate. “Non è stato facile amalgamare un gruppo in gran parte nuovo e ricco di straniere, tutte o quasi alla loro prima esperienza italiana. Di quella rosa che ha iniziato la stagione molte calciatrici non ci sono più. Penso a Martinez, Jacynta, Mainguy, Mustahq, solo per citarne alcune e credo non sia un caso”.
Più avete dovuto convivere con le problematiche legate al Covid. “Esatto. Certe assenze prima della gara con il Milan hanno condizionato l’esito di quella sfida e anche la preparazione del match delicatissimo contro la San Marino Academy”.
TCF (1 – segue)
