Aveva chiuso la stagione 2021-22 trascinando la Torres Femminile al quinto posto nella classifica finale del campionato di Serie B. Altro che salvezza. Mauro Ardizzone aveva iniziato questo campionato deciso a continuare del percorso di crescita con la creatura di patron Budroni. Ma le vie del calcio spesso sono misteriose. E Ardizzone è stato costretto a chiudere in maniera anticipata il suo percorso con la Torres. Ora il tecnico torna a parlare con Tutto Calcio Femminile.
Come valuti l’annata che ti sei lasciato alle spalle?
“La stagione conclusa, pur non essendo stata una stagione di successi raccolti sul campo, penso sia stata una stagione che personalmente mi ha dato la possibilità di crescere ancora di più. Da un punto di vista umano e calcistico. Davvero non si smette mai di imparare. Ho provato sulla mia pelle due situazioni diverse nel calcio femminile, l’anno scorso dove tutto andava bene e quest’anno dove le cose sono andate diversamente ma dico sempre che <l’allenatore lavora per vincere ma impara quando perde>”.
Come valuti l’ultimo torneo cadetto?
“Il campionato come tutti sapevamo è stato di un ottimo livello e complimenti al Napoli per la vittoria finale. La squadra partenopea non ha mollato un centimetro usando in ogni partita testa e cuore”.
Altre squadre ce ti hanno impressionato?
“La Ternana per la crescita costante e per il livello di gioco dimostrato. Il Cittadella per l’intensità e la preparazione dei dettagli. La Lazio che ha giocatrici di livello altissimo”.
Veramente tante realtà di livello.
“Esatto. Non dimentichiamo l’Hellas che dopo la prima fase è riuscita a trovare equilibrio e determinazione e il Cesena per la dimostrazione di forza. Dimenticavo il Chievo. Per la velocità e l’adattamento delle calciatrici ai vari moduli”.
TCF (1 – segue)
