Esclusiva TCF – H&D Chievo, Pres Bianchini: “Col Cittadella una fusione necessaria viste le difficoltà crescenti del nostro calcio, poi si è unito anche il Vicenza: stiamo creando qualcosa di unico”

Bianchini Maran Nurzia

Protagonista nel corso della trasmissione “Tutto Calcio Femminile” su TMW Radio, Alice Bianchini, presidente dell’H&D Chievo, ha parlato di come è nata la fusione avvenuta questa estate con il Cittadella. Queste le sue riflessioni: “L’idea di una fusione è nata da due volontà, all’inizio mia e di Zeudi Doris, Presidente del Cittadella. Purtroppo il calcio femminile ogni anno sta diventando sempre più difficoltoso, a livello economico e di organizzazione. Le giocatrici con i vari procuratori hanno sempre più pretese e se non sei gestito da una società professionistica e riesci ad avere degli sbocchi economici, rimanere da soli è sempre più dura. Ovvio, ci siamo guardati io e Zeudi e ci siamo chiesti cosa fare, se metterci insieme, perché comunque loro avevano fatto un bellissimo campionato, la loro è una bellissima organizzazione e allora mi sono domandata questo”.

“Abbiamo praticamente colto la palla al balzo e con i nostri soci abbiamo detto sì, e abbiamo fatto questa fusione. Chiamiamola così, anche se adesso burocraticamente non è così, perché le nostre sono due società distinte, però abbiamo voluto unirci per unire le forze. Loro hanno un bellissimo centro sportivo al Tombolo, che è meraviglioso. Noi purtroppo a Verona non riusciamo, perché è monopolizzato da un’altra società e purtroppo anche il comune di Verona non ci sta dando una mano. Quindi ci siamo ritrovati un po’ in una situazione in cui abbiamo detto basta. Questo per noi è un anno zero, per tutti e due”.

“Da questa partnership ne è nata un’altra, con la Presidente Erika Maran del Vicenza, che ha visto l’uscita del post della nostra unione e ha chiesto se si potesse fare qualcosa tutte e tre insieme. Allora abbiamo deciso di fare questa unione. Io sono dell’idea che arrivati a questo punto non possiamo farci la guerra, è impossibile, è una guerra tra poveri. E’ brutto farsi la guerra per giocatrici o altro. Questo movimento ha bisogno di unione, di unire le forze e le idee. Con tutto il mio staff, con tutto il Vicenza e il Cittadella stiamo veramente creando qualcosa di unico, anche perché così anche le nostre ragazze hanno degli sbocchi. A livelli più diversi”.

TCF (1 – segue)

 

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