Intervenuto nel corso della trasmissione “Tutto Calcio Femminile” su TMW Radio, Mattia Martini, manager europeo ex tra le altre di Brescia e Atletico Madrid oggi Diesse dell’Accademia SPAL, ha parlato degli impegni in Champions di Juve e Roma e della stagione delle bianconere. Ecco le sue riflessioni:
“Le due sfide di Champions di Juve e Roma? Dopo queste due partite rimane il fatto che se noi giochiamo umili, se giochiamo da italiani, se lavoriamo bene a livello tattico possiamo certamente gareggiare in Europa. Sicuramente non ancora al pari con i Top club ma si può essere protagoniste in maniera importante. Tanto è vero che se la Roma riuscirà a vincere nella prossima gara riuscirà a conquistare l’accesso tra le migliori 8 squadre d’Europa. Dall’altra parte però come si evince da questi risultati c’è ancora un divario importante con alcune realtà e questo ci deve far riflettere e continuare a programmare e a lavorare bene.”
“L’Italia ha perso 3 posizioni nel Ranking Fifa? Indubbiamente le ultime gare dell’Italia non sono state brillanti. Le ho viste molto grigie e sottotono, questo penso sia sotto gli occhi di tutti. Penso allo stesso tempo che la nostra Nazionale stia vivendo un periodo particolare, un periodo nel quale c’è un avvicendamento di generazioni. E va gestito bene perchè potrebbe essere un punto di forza cosi come anche un punto di debolezza. Il Mondiale del 2023 sarà veramente uno spartiacque per i prossimi cinque anni della Nazionale Azzurra”.
“Il calo della Juve? In alcune vittorie ha dimostrato di essere sempre la solita Juve. Come ad esempio per la vittoria in pieno recupero a Parma dove ha dimostrato la solita fame, quel Dna Juve, quella mentalità da cannibale che penso solo loro e pochi altri hanno. Quello che non mi convince però è che è molto difficile, è raro, ritrovare calciatrici soprattutto italiane di quel livello li. E non sempre si ha la fortuna di riuscire a costruirle nel Settore Giovanile, ma non per poca bravura ma perchè è difficile ritrovare tutte insieme una Gama, una Girelli, una Bonansea. Bisognerebbe clonarle. E quindi resta un grosso punto interrogativo riguardo a questo avvicendamento, a questo cambio generazionale”.
TCF (1 – segue)