Esclusiva TCF – Carolina Morace: “Le polemiche e i botta e risposta si potevano evitare, le cose bisogna dirle sempre dentro uno spogliatoio. Dalla Federazione traspare poco interesse e dispiace non aver letto una riga di ringraziamento per Bertolini”

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Protagonista nel corso della trasmissione “Tutto Calcio Femminile” su TMW Radio, Carolina Morace, leggenda del nostro calcio che sta raccontando il Mondiale in Oceania come commentatrice di RaiSport, ha parlato del deludente percorso delle Azzurre della Nazionale Italiana. Queste le sue riflessioni: “L’esperienza Azzurra? Ha le sue motivazioni, anche se a questo Mondiale ci sono state eliminazioni ben più gravi rispetto a quella italiana. Ci sono fuori gli USA, la Cina, l’Argentina, la Germania, il Brasile, ci può stare la nostra eliminazione. Poi tutte le polemiche, le chiacchiere, i botta e risposta che ci sono stati si potevano evitare, anche perché è da dopo l’Europeo che c’è questa situazione. Sono sempre del parere che le cose bisogna dirle sempre dentro uno spogliatoio, anche con un confronto a muso duro, anche con toni alti, ma il rispetto dello spogliatoio ci deve essere. Mi è dispiaciuto non aver letto nessuna riga di ringraziamento a Milena Bertolini, che comunque nella sua gestione di allenatrice qualcosa ha fatto. Era un ringraziamento dovuto”.

“L’amarezza è che dopo il Mondiale del 2019 ricordo grandi commenti, alla fin fine abbiamo visto che erano tutte stupidaggini, ma la gestione di una squadra di calcio non può essere così. Quindi dico che fin dall’inizio c’era qualcosa che non andava e doveva essere risolto. Poi la mancanza di interesse ha fatto in modo che la cosa passasse sopra senza essere risolta”.

“Ho sentito che le ragazze sono andate a parlare con Gravina. Gravina ha detto che ci saranno progetti e investimenti e questo vuol dire che fino ad adesso non ci sono stati. Dal Mondiale di Francia bisognava fare qualcosa. Noi rimaniamo 30mila contro i 100mila dei Paesi europei più importanti. Qual è il lavoro della Federazione? Assolutamente questo. Io ribadisco che è da inizio anno che dico che non c’è un Main Sponsor e lì è venuto fuori questo problema. Hai difficoltà di fatto quando sei un apripista, ma qua non c’era difficoltà. L’Inghilterra ha fatto un programma bellissimo, che bisognava prendere e adattare se ci fosse stato l’interesse per fare crescere il nostro femminile. Ma perché tutti i tecnici Federali non hanno accettato la panchina della Nazionale femminile? Perché sanno benissimo qual è la considerazione che si ha del calcio femminile. Non mi sembra che nessuno sia interessato. Non si fa altro che mettere gente nuova, che non conosce i problemi del calcio femminile. Non gli interessa nulla a nessuno, perché non c’è un illuminato, come era Michele Uva, da lì poi non c’è più stato nulla. Uva è un giovane manager, che ha sempre fatto il manager e di quello c’era bisogno. Se ci fosse stato interesse, Braghin dirigente della Juve al seguito della Nazionale ad esempio non sarebbe mai successo”.

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