Il focus di Clara Gorno si sposta poi invece sul suo Brescia Femminile. La Presidentessa ha parlato cosi alla trasmissione “TCF” dell’annata vissuta dalle Leonesse ma anche e soprattutto del futuro della società: “È stato un anno tribolato sotto tanti aspetti, bisogna chiuderlo in fretta e pensare al presente e al futuro. Abbiamo tanti impegni in questo mese per mettere le basi ed in sicurezza il nostro avvenire”.
“Il nostro futuro? Voglio ringraziare anzitutto i nostri tifosi, loro fanno la differenza e sono il dodicesimo protagonista in più in campo. Il Brescia ha fatto la storia, anche se in un momento dove non c’erano molte squadre e comunque non c’erano i grandi club professionistici. Io l’ho ereditato e ora dobbiamo aspettarci che a livello di territorio il Brescia cresca tantissimo: siamo passate da 75 a 200 ragazze tesserate negli ultimi anni. Bisogna dare la possibilità a più bambine di accedere alle strutture e formarle con la giusta professionalità, quest’anno saremo riconosciuti per la prima volta come Scuola Calcio Elitè, abbiamo tante figure professionali per far sì di valorizzare le nostre giovani. Ora meno giovani hanno spazio in Serie A, noi dobbiamo coltivarle e aiutare la B a livello di sostenibilità, a livello di prodotto anche rivendibile. Poi io sono una Leonessa, noi siamo le Leonesse d’Italia, e quindi sicuramente a noi piace vincere, ma vincere con un progetto serio alle spalle. Non fare un anno in cui magari arrivi al terzo posto e l’anno dopo non riesci a iscriverti, non va bene e fa male anche alle ragazze”.
“Abbiamo delle calciatrici che sono punti fermi, calciatrici che ci aiutano anche all’interno della società e questo è fondamentale per me. Il progetto Brescia vuol dire anche questo, come allenare le piccoline e poi allenarsi loro. Faccio due nomi su tutti: Veronique Brayda e Serena Magri”.
TCF (2 – segue)
