L’ex allenatore della Lazio Ashraf Seleman è intervenuto alla trasmissione “Tutto Calcio Femminile” su TMW Radio. Ecco alcune delle sue riflessioni.
“L’Europeo? L’obiettivo che avevamo un pò tutti era almeno superare il girone. Pensavamo che a parte la Francia contro Islanda e Belgio eravamo sullo stesso livello. Il campo ha detto altro. Dove ci sono stati errori è sempre difficile dirlo perchè in novanta minuti ci stanno tante cose. Ci si aspettava qualcosa in più, questo è giusto dirlo. Forse le azzurre avevano troppa pressione addosso. Poi si deve andare avanti. A breve ci sono le qualificazioni Mondiali che sono un altro obiettivo. E qualificarsi per il Mondiale può essere già una piccola rivincita”.
“Dove dobbiamo crescere rispetto alle grandi Nazionali? La distanza è negli anni in cui le altre hanno iniziato un percorso. La Francia lavora da quindici anni a questo livello mentre noi siamo partiti nel 2022 quindi siamo all’anno 1. Poi, è vero che sono più forti, è vero che hanno le migliori calciatrici però se fai una prestazione importante il gap lo contieni in gara singola. Se con l’Islanda non prendevi gol dopo pochi minuti potevi vincerla. Ma in prospettiva serve che le nostre giovani siano fatte giocare. In Serie A e in Serie B. E’ bellissimo il professionismo ma se ogni anno arrivano cinquanta straniere a coprire i ruoli e il tuo mondo, il calcio italiano non cresce, non potremo diventare competitive. Invece di crescere in alto, cresceremo in basso perchè non avremo più calciatrici pronte per i livelli top”.
TCF (1 – segue)
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