È una delle giovani talentuose del Como Women neopromosso in Serie A che sta battagliando giornata dopo giornata per la salvezza. Matilde Pavan, fantasiste delle lariane in prestito dall’Inter, si è raccontata a milleunadonna.it parlando dei suoi obiettivi e condividendo anche la gioia per la sua prima rete nella massima serie, quella realizzata al Parma e peraltro votata come la più bella della scorsa 6° giornata. Queste le sue dichiarazioni:
“Mi sono avvicinata al mondo del calcio per puro caso, non invogliata da qualcuno in particolare, militando sin da piccola nella squadra femminile del Venezia. A seguire sono approdata all’Hellas Verona con la cui maglia, dopo aver percorso l’intera trafila del settore giovanile, sono riuscita ad esordire in Prima Squadra in serie A all’età di 14 anni nella sfida con il Tavagnacco. In seguito ho valorizzato ulteriormente la mia crescita militando nell’Inter.”
“Perché il Como? L’esigenza di trovare spazio in Prima Squadra, il desiderio di fare esperienza, la volontà di mettermi in gioco e la circostanza di ritrovare un mister ed un dirigente di assoluto valore e competenza hanno fatto la differenza.”
“Sono contenta di come sta andando il campionato, la squadra esprime un bel gioco e ci fa divertire, cercando i punti necessari in vista del traguardo finale della salvezza. Il momento più bello è stata sicuramente la prima rete segnata in massima serie al Parma, è il ricordo più fresco e piacevole che mi accompagna in questo momento. Degno di menzione resta anche il debutto in Serie A in un’età in cui sei spensierata e non riesci ad elaborare al meglio quello che ti accade realmente.”
“Rivestire la maglia azzurra in U19, rappresenta un motivo di orgoglio ed una responsabilità al tempo stesso. Segnare è sempre importante a prescindere se lo fai in amichevole con la Lazio o in gara internazionale contro la Bosnia. La circostanza di poter giocare con la mia compagna di squadra Beccari mi agevola il compito in quanto tra di noi c’è un’intesa ed un feeeling che ci accomuna da diversi anni.”
“La mia speranza è legata alla possibilità di poter restare professionista il più a lungo possibile. Mi sono trovata nel periodo e nel momento giusto legato alla crescita ed al rinnovamento del movimento ed ho intenzione di restarci per tanto tempo. Allo stesso modo non ho intenzione comunque di trascurare lo studio ed un eventuale piano B, conseguendo il diploma di maturità oltre a progettare di iscrivermi il prossimo anno all’università.”
TCF
©Fabrizio Cusa