Miro Keci, Direttore Generale del neopromosso Como Women, si è raccontato ai microfoni del club lariano analizzando la differenza di livello fra la Serie B e la A e parlando di quello che dovrà fare la squadra già a partire da questo weekend per garantirsi la permanenza nella massima serie. Queste le sue dichiarazioni:
“Fra la Serie B e la A cambia il mondo. Anche se si tratta di una sola categoria, c’è un salto enorme, dal punto di vista tecnico, fisico, organizzativo, cambia tanto. Pensiamo comunque di essere pronti. Dobbiamo concentrare tutte le nostre forze sul piano fisico e atletico. Dobbiamo dare più di altri, visto che le altre sono corazzate, delle squadre che hanno già fatto la A, con dietro un appoggio sia strutturale che economico da squadre maschili. Il nostro punto di forza dovrà essere il piano atletico, altrimenti per noi il gioco diventa duro.”
“Stiamo coi piedi per terra, sappiamo la realtà che siamo. Veniamo dalla Serie B e troviamo delle corazzate. Il nostro campionato è quello di giocare bene, di far divertire. Poi il risultato dovrebbe essere una conseguenza. Noi dobbiamo salvarci, sarebbe una vittoria importante.”
“Siamo agevolati nell’inserimento dei nuovi acquisti, avevamo un gruppo forte lo scorso anno, ne abbiamo conservato più della metà, quindi 14 giocatrici e renderanno più semplice l’integrazione delle nuove, che non sono state prese solo per le caratteristiche di campo, ma anche per quello che sono fuori dal campo. Il gruppo sarà il nostro punto di forza.”
“Salendo dalla Serie B il salto è enorme e avremo tanti punti deboli. Siamo una squadra molto giovane, che non ha esperienza in A. Questo lo pagheremo, ma stiamo lavorando per inserire 2/3 elementi d’esperienza che potranno, nel momento di difficoltà, dare il loro contributo e risollevarci da questa stagione.”
“Entusiasmare il pubblico? Quando l’anno scorso si perdeva ma si giocava bene, il Presidente andava a casa tranquillo e sereno. Questo è ciò che vogliamo fare, giocarcela ogni partita senza avere paura, senza buttare via la palla. Ogni pallone dobbiamo giocarcelo il più possibile. Io credo che su questo abbiamo il vantaggio di averlo fatto già lo scorso anno.”
