“Potenzalità di crescita illimitata”. Il report dell’UEFA sul calcio femminile non può che accendere etusiasmo. Nelle ultime riga dell’approfondita analisi si ricorda che: “Ora è il momento di investire sul movimento”.
I clamorosi risultati dell’Europeo e l’inizio di una Champions ancora più ricca sono elettricità pura nel vecchio Continente. E in Italia? Diciamoci la verità, nella nostra dimensione tutto questo entusiasmo non si respira. Sarà per il deludente Europeo delle Azzurre, sarà per un passaggio al professionismo ancora da metabolizzare (e capire?) o sarà per un progetto economico che appare confuso. Di sicuro, serve un cambio di passo. E velocemente. Probabilmente serve un coinvolgimento più importante delle società. Perchè non sfruttare il lavoro fatto nel maschile da potenze calcistiche quali Juve, Inter, Milan e Roma per capire come poter portare nel femminile quelle ricchezze fondamentali per crescere come gli altri Paesi? Questo vale per la Superlega e anche per la Serie B.
Serve un cambio di passo e servono nuove figure dirigenziali per guidare una macchina che altrove va a cento all’ora ma che noi non riusciamo a far correre come sarebbe necessario. L’Europeo ci ha frenato. Abbiamo bisogno di una nuova spinta.
TCF