Allo stadio ‘Comunale’ di Palma Campania si è chiusa ufficialmente la stagione della Serie A e della Serie B, con il ritorno dello spareggio tra Pomigliano e Lazio. Le due deluse dei rispettivi campionati si ritrovavano dopo il match di sabato, in cui una doppietta di Analu Martinez aveva dato un buon vantaggio alle padrone di casa. Le biancocelesti speravano quindi in una grande rimonta, incoraggiata dal recupero di Visentin, 12 gol quest’anno.
Alla fine è stato il Pomigliano a fare festa: nonostante la sconfitta per 0-1 che ha confermato le difficoltà avute dalla squadra tra le mura amiche, le campane hanno potuto esultare per un altro anno in massima serie. Il risultato è meritato, la squadra di Sanchez avrebbe meritato di più, ma come spesso le è accaduto non è riuscita a concretizzare le occasioni avute. La Lazio, pur fortunata nell’andare in vantaggio, ha fatto troppo poco per meritare la promozione, non creando mai davvero nessun pericolo a Cetinja. Nel primo tempo è stato il Pomigliano a giocare meglio, nonostante questo si è trovato sotto all’intervallo. La squadra di Sanchez è apparsa in controllo, alla ricerca di buone trame di gioco e neanche troppo in difficoltà rispetto alla frenesia delle ospiti, che spesso hanno cercato il lancio lungo senza trarne particolari vantaggi.
Un diagonale parecchio fuori di Condon dopo pochi minuti è il manifesto di un primo tempo in cui la squadra di Grassadonia non ha mai centrato lo specchio. Lo ha fatto invece il Pomigliano con Martinez, che ha chiamato Guidi alla grande parata al 20esimo, prima che Kakambouki salvasse da pochi passi un colpo di testa di Golob. Guidi, impeccabile nella prima frazione, è stata molto brava anche alla mezz’ora, con un volo non facile su una botta da fuori di Corelli. Insomma, le campane sono sembrate più sciolte, fino a quando, a due dalla fine, le ospiti sono passate avanti con un’inspiegabile autorete di Golob, che ha messo il pallone nella propria porta dopo un errore di Cetinja, non in grado di trattenere un cross di Toniolo.
Si è andati così all’intervallo con le laziali sullo 0-1, pur, come detto, senza aver mai tirato in porta. Nella ripresa il Pomigliano è partito di nuovo forte, cercando di segnare la rete della tranquillità. Soprattutto a cavallo dell’ora di gioco le campane hanno accumulato buone occasioni, con un tiro al volo di Gallazzi, un colpo di testa di Bragonzi e un destro di Martinez, tutti fuori di poco.
Il vantaggio e la girandola dei cambi non hanno aiutato la Lazio, che con il passare dei minuti ha sì cercato di alzare il proprio baricentro, ma ha continuato a fare il solletico alla difesa avversaria, rischiando in contropiede. L’asse Martinez-Bragonzi ha continuato a pungere, ma l’imprecisione della punta ha tenuto le ospiti in piedi fino alla fine. Di fatto però l’unica occasione delle ragazze di Grassadonia è stato un cross forte e teso di Toniolo, su cui Cetinja ha respinto senza neanche troppi problemi.
È finita dunque così, con la Lazio che ha portato a casa una vittoria inutile, dovendo rimandare dunque di un altro anno il ritorno in Serie A. Trionfo invece per il Pomigliano, la squadra del patron Pipola ha avuto una stagione travagliata, ha cambiato diversi allenatori, ma alla fine ha mantenuto la categoria per il terzo anno consecutivo, davvero un grande risultato.
Dario Damiano