La domenica di Serie A si è chiusa con la partita tra Juventus e Como al Training Center bianconero di Vinovo. Le campionesse d’Italia, reduci dall’impresa in Champions League contro l’Arsenal, erano chiamate a vincere per mantenere il meno quattro dalla Roma, approfittando inoltre della caduta della Fiorentina, mentre le lariane cercavano il successo dopo due pareggi di fila, per scrostarsi di dosso il penultimo posto e agganciare il Sassuolo, trionfante oggi a Bogliasco.
Alla fine la partita è terminata 1-1, un’altra grande impresa del Como dopo quella di settimana scorsa. La squadra di De la Fuente ha difeso al massimo delle sue possibilità, meritando il pari e vendicando lo 0-6 subito all’andata. Si è fatta invece sentire la stanchezza in casa juventina, in cui è mancato spesso il colpo del kappaò.
Nel primo tempo abbiamo assistito a una partita frizzante, vivace, in cui un Como più fresco ha provato con le sue armi a far male a una squadra tecnicamente superiore, comunque per larghi tratti padrona del gioco. Nei primi venti minuti ben due gol annullati, uno a Girelli, in campo all’ultimo per l’acciaccata Bonansea, e uno a Rizzon, sugli sviluppi di un corner, a dimostrare l’ormai nota pericolosità comasca su calcio piazzato. La Juve è passata in vantaggio al 21esimo con Julia Grosso, perfetta nel suo rasoterra su assist di Cantore a sfruttare una transizione veloce delle padrone di casa, che ha colto di sprovvista la difesa biancoblù.
Le ospiti hanno reagito con buon piglio, trovando anche alla mezz’ora un calcio di rigore a favore per fallo di Sembrant su Beccari. Come settimana scorsa, Rizzon ha sbagliato il penalty, parato con un gran tuffo da una bravissima Peyraud-Magnin. Nel finale di tempo c’è stato anche spazio per la traversa di Bonfantini, centrata dopo una chance sprecata da Grosso, a sua volta imbeccata da un errore di Lipman.
Nella ripresa è stata ovviamente la Juventus a prendere di nuovo in mano il pallino del gioco, tanto che per una ventina di minuti il Como ha faticato a uscire dalla propria metà campo. Tuttavia, per stanchezza o imprecisione, le padrone di casa non hanno chiuso la partita, creando solo qualche chance con Sofia Cantore, su cui è stata brava Beretta. La mancanza di cinismo delle ragazze di Montemurro è stata pagata al 68esimo, quando Beccari si è inventata un gol da antologia: ricevuta alla fuori area, ha trovato un perfetto uno-due con Di Luzio, per poi saltare Rosucci e metterla nell’angolino a tu per tu con Peyraud-Magnin.
A questo punto la Juventus ha ovviamente reagito con forza, avendo parecchio tempo per passare di nuovo avanti, ma ha creato ben poco. Un colpo di testa di Girelli fuori di un niente e un tiro alto dal limite di Zamanian le occasioni bianconere, che anche nel recupero non sono riuscite a replicare l’impresa di settimana scorsa, con cui avevano ribaltato il Parma.
È finita quindi 1-1 a Vinovo, la Juve è così scesa a meno sei dalla Roma capolista, rischiando di essere agganciata dall’Inter. È rimasta dunque una magra consolazione l’aver trovato la 55esima (su 56) partita casalinga da imbattuta in Serie A. il Como, invece, ha fatto un altro scalpo importante ed è salito a sette punti, a braccetto con il Pomigliano sconfitto ieri.
Dario Damiano