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Allo Juventus Training Center di Vinovo si è chiusa la tredicesima giornata della Serie A femminile con lo scontro tra Juventus e Sassuolo. Le bianconere erano chiamate a rispondere alla Roma, autrici di un 1-7 in casa della Fiorentina, riportandosi a meno tre dalla vetta e staccando proprio le viola, mentre le emiliane dovevano approfittare del doppio ko di Como e Sampdoria per staccarle in classifica e portarsi a tredici punti, alla pari del Pomigliano.
Alla fine a sorridere sono state solamente le ospiti, capaci di strappare un pareggio in extremis. La Juve ha fatto di più, ma è stata poco cinica e si è vista recuperare nel finale, non riuscendo per la prima volta a vincere la prima partita in Serie A del nuovo anno. Per le neroverdi è stato un punto d’oro ovviamente quello conquistato, oltretutto grazie alla rete di un talento del settore giovanile.
Il primo tempo è stato molto bloccato, in una frazione che non ha riservato molte emozioni. Il piano gara è stato chiaro fin da subito, con le padrone di casa che hanno fatto la partita e le ospiti a chiudere e provare a far male in ripartenza. La squadra di Sacchetti, in panchina al posto di Piovani, ha difeso in maniera più che buona, ma non ha mai trovato il lampo per risalire il campo, sempre troppo lungo da puntare per Clelland e Monterubbiano.
Di contro la Juve, trovando pochi spazi, è andata al tiro principalmente da fuori, soprattutto con Julia Grosso, che in due occasioni ha mandato la palla vicina a centrare lo specchio della porta. Al 40′ la migliore occasione Juve l’ha avuta Cernoia, che dopo un rasoterra di poco a lato ha calciato meravigliosamente una punizione dal limite, trovando però l’opposizione di Kresche in tuffo.
Nella ripresa è bastato un piccolo errore al Sassuolo per vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento: al minuto 52 Salvai ha raccolto su una respinta corta della difesa, dribblando Pondini e infilando da fuori Kresche con un potente sinistro. La rete dell’1-0 ha naturalmente scosso un po’ le emiliane, che si sono trovate sul groppone il difficile compito di rimontare la Juve in casa sua.
Inizialmente è stata proprio la squadra di Montemurro a sfiorare il raddoppio, in particolare con due conclusioni della vivace Beerensteyn, ma a venti dalla fine le neroverdi sono riuscite per la prima volta a chiamare in causa Peyraud-Magnin, reattiva come sempre su un colpo di testa di Sciabica e su una botta di Tomaselli. Nel finale Sacchetti ha provato a inserire anche Moraca e Tomaselli, e il suo coraggio è stato premiato quando tutto sembrava finito: al 91′ un cross della ottima Orsi ha trovato impreparata la difesa bianconera, che ha lasciato calciare da pochi passi Sciabica per l’1-1 finale.
La partita si è quindi chiusa sull’enorme gioia della classe 2006, che ha regalato alle sassolesi un punto utile sia per il morale che per la classifica, dato che le ospiti sono state imbattute in sei delle ultime sette gare giocate. La Juve, scesa a meno cinque dalla Roma, deve riflettere su un dato: ha pareggiato tre partite interne in questa stagione, un dato più alto rispetto a quello fatto registrare nei campionati dal 2019 al 2022. E stavolta non c’era la Champions League di mezzo.
Dario Damiano